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Di Maio, Salvini e Conte: tre parti per un’opera

L'editoriale di Nico Perrone, direttore dell'Agenzia Dire, per DireOggi

Pubblicato:07-03-2019 16:19
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:12

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ROMA – E’ battaglia sulla Tav. Dopo ore e ore di dibattito la maggioranza di Governo non ha ancora trovato la quadra. Salvini e la Lega spingono per andare avanti, perché il Paese non può fermarsi; il M5S è ritornato sul ‘no’ duro e puro; il presidente del Consiglio, Giusppe Conte, oggi si è detto dubbioso.

Che accadrà? Tra le novità della giornata, la visita dell’ambasciatore di Francia in Italia, a Palazzo Chigi. Un faccia a faccia col presidente del Consiglio e, probabilmente, anche con il sottosegretario Giorgetti. Questo lunedì, salvo incorrere in un possibile danno erariale, devono partire, e partiranno, i bandi della società che gestisce i lavori della Tav.

Di Maio stasera terrà un’assemblea con i gruppi parlamentari del M5S per fare il punto della situazione e trovare una linea d’azione unica e blindata. Tra le indiscrezioni dell’ultima ora, legata alla visita dell’ambasciatore francese, quella di spingere il Paese d’Oltralpe a una mossa che potrebbe salvare, come si dice, capra e cavoli.


Visti i molti dossier che interessando Francia e Italia, in casa ‘grillina’ ci si aspetta che siamo proprio i francesi ‘visto che finora non hanno messo un euro sulla Tav’ a dire che in fondo per loro quest’opera non è strategica.

Considerato che agli imprenditori del Nord-Ovest interessa solo di non perdere i finanziamenti, proseguono le fonti ‘grilline’ si potrebbe spostare le risorse destinate alla Tav sul potenziamento della vecchia linea. Questa una delle ipotesi in campo. La Francia darà una mano al M5S?

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