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Cinema, con “Momenti di trascurabile felicità” Pif esorcizza la paura della morte

Scritto e diretto da Daniele Luchetti, il film arriverà nei cinema il prossimo 14 marzo

Pubblicato:07-03-2019 14:06
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:12
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ROMA – La malinconia e l’allegria sono le ‘compagne di viaggio’ di Paolo, il protagonista di ‘Momenti di trascurabile felicità’ scritto e diretto da Daniele Luchetti, nei cinema dal 14 marzo. Caratterizzato da un sentimento di ‘malinconica allegria‘, il personaggio interpretato da Pif, un uomo medio e spesso puerile, si interroga su tutto quello che vede.

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Lo yoga e l’Autan non sono in contraddizione? La luce del frigorifero si spegne veramente quando lo chiudiamo? Perché il primo taxi della fila non è mai davvero il primo? Perché il martello frangi vetro è chiuso spesso dentro una bacheca di vetro? E la frase: ti penso sempre, ma non tutti i giorni, che sembra bella, è davvero bella? A queste, e ad altre questioni fondamentali, cerca di dare una risposta Paolo, al quale rimangono solo 1 ora e 32 minuti per fare i conti con i punti salienti della sua vita.

“Se avessi solo 92 minuti a disposizione diventerei l’uomo più saggio del mondo”, ha dichiarato Pif questa mattina alla presentazione del film al cinema Adriano di Roma. “Passerei davanti al mio personaggio politico nemico e farei l’indifferente, il superiore”.


Di tutt’altro avviso è Federica Caiozzo (in arte Thony), che nel film interpreta Agata:”Io, invece, siccome subisco parecchio il giudizio degli altri, pubblicherei una mia canzone che ho sempre tenuto nascosta perché troppo umiliante per il pubblico. Tutto questo lo farei mangiando cose particolari tipo l’aglio”. 

Renato Carpentieri, invece, che nel film interpreta uno strepitoso angelo, impiegherebbe il suo poco tempo sulla Terra risolvendo problemi matematici visto che non può risolvere il suo. Tratto liberamente da ‘Momenti di trascurabile felicità’ e da ‘Momenti di trascurabile infelicità’, scritti da Francesco Piccolo, editi da Einaudi, la pellicola è una divertente seduta dallo psicologo che riesce ad esorcizzare con leggerezza e con l’inconfondibile umorismo di Pif la paura della morte.

di Lucrezia Leombruni

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