NEWS:

8 marzo, per la Festa della donna 12 milioni di mimose salvate dal gelo

E' quanto stima la Coldiretti nel sottolineare e quest'anno la raccolta della mimosa e' scattata in anticipo

Pubblicato:07-03-2018 15:24
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:35
Autore:

festa della donna 8 marzo mimose
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Sono circa 12 milioni i ramoscelli di mimosa salvati quest’anno dal gelo siberiano che verranno donati l’8 marzo come omaggio all’impegno delle donne nella societa’. E’ quanto stima la Coldiretti nel sottolineare e quest’anno la raccolta della mimosa e’ scattata in anticipo per sottrarre i fiori alla spallata di ghiaccio e neve che ha sconvolto la Penisola da nord a sud. Oltre a essere il simbolo della presenza femminile nel mondo, dalla famiglia al lavoro, la mimosa esprime anche un importante valore ambientale perche’ e’ realizzata in Italia con tecniche eco-compatibili soprattutto nei tipici terrazzamenti che si affacciano sul mare, altrimenti destinati al degrado e all’abbandono.

I ramoscelli che verranno regalati sono praticamente tutti di origine nazionale

I ramoscelli che verranno regalati sono praticamente tutti di origine nazionale e soprattutto della provincia di Imperia in Liguria dove operano circa 1500 produttori e si realizza oltre il 90% della produzione italiana. Per conservare al meglio la mimosa e’ bene tagliare quanto prima gli steli che devono rimanere per due ore in acqua pulita e inacidita con due gocce di limone. Vanno quindi collocati in penombra e mantenuti in ambiente fresco e umido perche’ la mimosa rilascia molta acqua attraverso la traspirazione e bisogna evitare che la perdita di liquidi faccia seccare rapidamente il fiore. Dal punto di vista botanico si tratta in realta’ un’acacia dealbata, arbusto sempreverde originario delle zone tropicali, che insieme al genere della mimosa appartiene all’unica famiglia delle Leguminose.

Le varieta’ piu’ diffuse sono la Floribunda e la Gaulois che e’ piu’ rigogliosa

Le foglie di mimosa, composte da tante foglioline verde chiaro, in caso di pericolo (per esempio se vengono sfiorate o la temperatura supera i 20 gradi) si ritraggono, ed e’ per questo particolare atteggiamento che ha preso il nome scientifico “mimus”, dal latino attore mimico. La mimosa venne introdotta in Europa intorno al 1820 e con il passar del tempo riusci’ ad adattarsi molto bene al clima Italiano, soprattutto nelle zone temperate come la Liguria, conclude la Coldiretti.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it