ROMA – Tanti e diversi i film in uscita giovedì 7 febbraio nelle sale. Tra i più attesi, il drammatico “The Mule” di e con Clint Eastwood e il visionario e delicato “Copperman” diretto da Eros Puglielli, con Luca Argentero.
Da non sottovalutare anche l’impegnato “I nomi del signor Sulcic” di Elisabetta Sgarbi, acclamato al Toronto Film Festival: un viaggio nella memoria personale e collettiva, tra spie naziste, fascisti, milizie di Tito, identità vere e false, padri e figli, veri o presunti tali.
Sempre il 6 febbraio arriva al cinema un altro titolo che ha riscosso un notevole riscontro da parte della critica aggiudicandosi il Premio del Pubblico e del Premio Cipputi all’ultimo Torino Film Festival: “Le nostre battaglie” di Guillaume Senez.
Ci sarà anche spazio per le risate, grazie alla commedia “10 giorni senza mamma” con Fabio De Luigi e per tornare bambini, grazie al classico per ragazzi “Remi”. Dalla Francia arriva anche “Il professore cambia scuola”, dramedy diretto da Olivier Ayache-Vidal.
L’ex pistolero protagonista di tanti spaghetti western torna davanti la macchina da presa (oltre che dietro) a 10 anni dall’acclamato “Gran Torino”, per interpretare, al fianco di sua figlia Alison, un ottantenne, veterano della guerra in Corea, che entra a far parte di un giro di droga come corriere per il cartello messicano.
Un film cotto e mangiato, com’è nello stile di Eastwood, realizzato in gran velocità, che con questa pellicola segna la sua 28esima regia. Al suo fianco i colleghi Bradley Cooper, Laurence Fishburne, Michael Peña, Dianne Wiest ed Andy Garcia.
Luca Argentero è Anselmo, il quarantenne protagonista di una favola in stile Forrest Gump sul significato dell’essere ‘diversi’. Nei suoi occhi la realtà assume i colori delle fiabe, la purezza dei bambini e la forza magica dei supereroi. Cresciuto senza imparare a diffidare degli altri, la sua propensione ad aiutare il prossimo lo spingerà ad indossare ‘una corazza’ e diventare un supereroe.
Irena Ruppel ha scoperto cose inaudite della sua vita, quando, in compagnia della sua amica Ivana, ricercatrice universitaria, arriva in una valle remota nel Delta del fiume Po. E sembra sapere molte cose del valligiano che la accoglie, il quale, a sua volta, rimane incuriosito e sconcertato da questa affascinante donna slovena, che sembra non parlare italiano, ma che pare capire tutto quello che accade. Irena lascia un indizio esile al valligiano Gabriele, con il suo nome e una località di confine tra Italia e Slovenia lungo il fiume Isonzo, Tolmin (o Tolmino, quando era italiana).
Gabriele non resiste e si mette sulle tracce di Irena, da Trieste a Lubiana, infine a Tolmin. Un viaggio che gli spalancherà la verità sulla identità dei suoi genitori, su se stesso e, infine, sulla donna che ha generato questa esplosione nella sua tranquilla e placida vita.
Cosa succede se una mamma sempre presente decide di partire per dieci giorni lasciando i tre figli con un papà fino ad allora praticamente assente? Una sequela di disastrosi ed esilaranti eventi che travolgeranno Carlo (Fabio De Luigi) obbligato a fare il “mammo” a tempo pieno.
Presentato come Evento speciale alla Semaine de la Critique del Festival di Cannes, il film racconta la storia di Oliver (Romain Duris), un uomo che dedica tutto se stesso alla lotta contro le ingiustizie al fianco dei propri compagni di lavoro.
Un giorno, all’improvviso, sua moglie Laura decide di andarsene di casa. Oliver dovrà imparare a trovare un nuovo equilibrio per conciliare i bisogni dei figli, gli impegni lavorativi e le sfide della vita quotidiana.
Tratto dal romanzo di Hector Malot, il film racconta le avventure di Remi e la sua vita al fianco del musicista girovago Vitalis e dei suoi inseparabili compagni: il fedele cane Capi e la scimmietta Joli-Coeur. Uno straordinario ed emozionante viaggio attraverso la Francia, fatto di incontri e nuove amicizie che porteranno Remi a scoprire le sue vere origini.
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François Foucault, 40 anni, è un severo professore associato di lettere presso il prestigioso Liceo Henri IV di Parigi. Una serie di eventi lo conduce ad accettare l’assegnazione di una cattedra, per la durata di un anno, in un istituto della banlieue parigina. Dovrà confrontarsi con la dura realtà della periferia compiendo un percorso di maturazione insieme ai suoi studenti.
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