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Omceo Roma presenta a Cerveteri il Manifesto #Comuniuniti

Un’iniziativa voluta per discutere del ruolo che i comuni possono avere nello sviluppo di una sanità di qualità e inclusiva sul territorio

Pubblicato:07-02-2018 16:26
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:27

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CERVETERI (RM) – Uniti per una sanità ed un’informazione costruttiva e di qualità, per difendere il diritto alla salute e combattere i pregiudizi, per garantire servizi sanitari e prevenzione a tutti. Sono solo alcuni dei punti programmatici del Manifesto #ComuniUniti, presentato a Cerveteri, durante l’iniziativa organizzata dall’Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri (OMCeO) insieme al Comune di Cerveteri ‘Sanità, comuni e territorio: servizi, prospettive e cooperazione internazionale’ a cui hanno partecipato, fra gli altri il sindaco della città, Alessio Pascucci, l’assessore alla cultura e allo sport del Comune di Cerveteri, Federica Battafarano, il consigliere dell’OMCeO Roma Foad Aodi e il direttore sanitario dell’Asl Roma 4, Carmela Matera.

Pascucci: “Sanità e diritti universali sono un diritto sancito dalla nostra Costituzione”

“Viviamo in un momento storico molto complicato, in cui alcuni temi come la tolleranza, l’integrazione e l’uguaglianza dei diritti vengono meno anche a livello nazionale”. Lo ha dichiarato Alessio Pascucci, sindaco di Cerveteri. “I fatti di cronaca degli ultimi giorni – ha sottolineato- compresi quelli di Macerata ci fanno capire che stiamo perdendo la bussola. Noi oggi lanciamo questo manifesto che vede insieme Asl, ordine dei medici e sindaci per dire che sanità e diritti universali non sono soltanto un’idea ma un diritto sancito dalla nostra Costituzione e per quello vogliamo lavorare”.

Un’iniziativa voluta per discutere del ruolo che i comuni possono avere nello sviluppo di una sanità di qualità e inclusiva sul territorio, ma non soltanto. Gli obiettivi del manifesto sono tanti: la valorizzazione del dialogo, della conoscenza culturale e l’integrazione nella Sanità, lo scambio e il gemellaggio socio sanitario per una vera cooperazione internazionale. A testimoniarlo è stata anche la presenza di Giuseppe Badia, membro del consiglio direttivo associazione medica ebraica Italia e Mohamed Khalili, membro dipartimento cooperazione internazionale di Amsi e Co-Mai.


“La Asl Roma 4 è vicina da sempre all’Amsi, associazione dei medici stranieri in Italia – ha dichiarato Carmela Matera, direttrice sanitaria dell’Asl Roma4 – e già dai primi anni del 2000 ha avviato una collaborazione che vede la presenza di ambulatori gestiti da medici stranieri sul nostro territorio. C’è sempre stata una sinergia – ha concluso – una condivisione d’intenti che ci ha consentito di dare delle risposte importanti in tutta una serie di situazioni di fragilità”.

Una sanità che sappia raggiungere tutti i cittadini sul territorio grazie all’aggiornamento professionale e lo sviluppo della telemedicina. Un servizio sanitario che costruisca una rete di collaborazione fra ospedali, università e territorio, che sia l’espressione di un patto tra pazienti, comuni, istituzioni, Ordine professionale e associazioni che, soprattutto, sappia innovarsi e semplificarsi a favore del cittadino paziente. Il manifesto nasce dal programma che si è dato il nuovo Consiglio dell’Ordine dei medici di Roma e provincia guidato da Antonio Magi; per questo auspica una costruttiva collaborazione interprofessionale, con il superamento della disoccupazione.

Il manifesto, che ha suscitato molto interesse, è stato sottoscritto dal Comune di Cerveteri e da quello di Ladispoli, dall’Omceo Roma e dall’Asl Rm4 di Civitavecchia, da Amsi, l’associazione medici di origine straniera in Italia, e Co.Mai, la comunità del mondo arabo in Italia, dall‘associazione medica ebraica in Italia, dalla federazione dei medici di famiglia di Roma, dal movimento internazionale transculturale e interprofessionale Uniti per Unire che rappresenta più di mille associazioni, da A.s.s.o, associazionismo sindacale solidale organizzativo, dalla Confederazione unione medica euromediterranea, e da Ipasvi, federazione nazionale collegio degli infermieri.

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