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Il Partito Democratico verso il governo di responsabilità, se fallisce parte la fase 2 di Renzi

Fonti interne ai democratici rivelano all'Agenzia Dire le strategie per superare la crisi aperta dopo i risultati del referendum

Pubblicato:06-12-2016 18:17
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:23

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renzi


ROMA – Il Pd darà la propria disponibilita’ alla formazione di un “governo di responsabilita’ nazionale” sostenuto “da un ampio spettro di forze”. Alla vigilia della direzione Pd, i Democratici sono pronti a rispondere con il “massimo impegno” all’appello del presidente Sergio Mattarella per risolvere lo stallo che si e’ aperto dopo il voto sul referendum.

Con le dimissioni di Matteo Renzi, che dovrebbero essere formalizzate domani al Quirinale, e le successive consultazioni, si apre un percorso che vede i Democratici in campo per tentare di dare un governo stabile al Paese. Per questo, spiegano alla Dire fonti del Pd, e’ necessario che un ampio spettro di forze, ivi comprese le opposizioni al governo Renzi, o almeno una parte consistente di esse, partecipino con eguale senso di responsabilita’ al tentativo di formare un governo istituzionale.


Da questo punto di vista, il nome a cui in molti guardano e’ quello del presidente del Senato Pietro Grasso. Ferme restando, ovviamente, le prerogative del presidente Sergio Mattarella, l’orizzonte temporale in questo caso sarebbe piu’ lungo dei pochi mesi necessari a fare la riforma elettorale. Nell’ipotesi che questo tentativo fallisse, il Pd assicurerebbe comunque il proprio apporto per un governo dal mandato limitato: scrivere le leggi elettorali per Camera e Senato, o meglio renderle omogenee, e portare il Paese al voto. In questo caso, non e’ escluso che possa essere il premier in carica Matteo Renzi a guidare l’esecutivo, nel caso in cui si chiarisse che questo serve, appunto, a superare lo stallo.

 

di Alfonso Raimo

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