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Il sindaco di Ischia: “Non è un condono tombale, creato tritacarne politico-mediatico”

“Penso che si sia creato un tritacarne politico-mediatico su questa vicenda che è una vicenda afferente la ricostruzione"

Pubblicato:06-11-2018 11:06
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:45
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ROMA – “Penso che si sia creato un tritacarne politico-mediatico su questa vicenda che è una vicenda afferente la ricostruzione, non certo una questione che ha a che vedere con un nuovo condono”. Lo dice Enzo Ferrandino, sindaco di Ischia, ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

“Il dl passato alla Camera- aggiunge- tende a creare una procedura più velocizzata, finalizzata a vagliare in 6 mesi tutte le pratiche dei 3 condoni già approvati e a creare una procedura affinchè queste pratiche vengano affrontate. E’ ingiusto parlare di condono tombale. Si fa perché è necessario farlo alla luce di quanto accaduto col sisma. D’altronde la Costituzione italiana sancisce il diritto all’abitazione per i cittadini italiani. Ci sono centinaia di sfollati in attesa di alloggio. In tutta Italia ci sono milioni di pratiche di condoni, questa attenzione spasmodica che si sta riversando su Ischia mi pare eccessiva. Chiederei maggiore rispetto a 360 gradi per una sciagura che abbiamo avuto sul nostro territorio”.

Renzi getta il sospetto che ci siano interessi di Di Maio a Ischia. “Io faccio il sindaco, sono altri gli organi che devono approfondire certe cose- continua Ferrandino-. Su questa vicenda il PD sta avendo una posizione di opposizione, anche alla fine la posizione non ci inciderà sulla norma che sarà partorita dal Parlamento. La verità è che i cittadini di Ischia hanno avuto le case distrutte e si trovano in una situazione di emergenza abitativa. Allora a tutti questi soloni che intervengono chiederei come risolverebbero la problematica abitativa di queste persone, senza limitarsi soltanto a questi proclami sensazionalistici. Se la vogliamo dire tutta, neanche questa norma riuscirà a garantire una risposta piena a quella che è l’esigenza abitativa di queste persone sfollate”.


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