REGGIO CALABRIA – La Calabria, al momento, è l’unica regione meridionale dell’Italia peninsulare ad avere due cammini regionali inseriti nell’Atlante dei cammini d’Italia presentato nei giorni scorsi a Roma dal ministro dei Beni culturali e del turismo, Dario Franceschini.
Dei 131 percorsi proposti dalle Regioni e dalle Province ne sono stati riconosciuti 41, tra questi due sono stati validati in Calabria: il cammino di San Francesco di Paola e il sentiero del Brigante tra l’Aspromonte e le serre vibonesi.
Il primo, messo su dal Gruppo degli escursionisti dell’Appennino paolano, si snoda nel territorio cosentino da San Marco Argentano a Paola e fino a Paterno Calabro, lungo la via del giovane Francesco, tra i siti in cui ha compiuto la prima parte della sua vicenda. È già in opera il proseguimento del cammino con la via dell’Eremita che sarà percorribile dal 2018.
Il sentiero del Brigante, già attivo dagli anni ’80 a cura del Gea (Gruppo Escursionisti d’Aspromonte), percorre la dorsale appenninica da Gambarie d’Aspromonte (RC) fino a Serra San Bruno (VV) e Stilo (RC), lungo strade di montagna un tempo attraversate dai briganti, che sono costellate di tesori naturalistici e storico-artistici legati anche alla fede. Altri cammini calabresi potranno comunque essere inseriti nell’Atlante ministeriale al raggiungimento dei requisiti indispensabili, stabiliti dal Comitato nazionale del Mibact. Per consultare l’Atlante dei cammini si può accedere al sito camminiditalia.it.
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