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Elezioni Usa, preoccupa il voto di protesta dei millennials bianchi

Secondo alcuni studi voteranno per candidati diversi da Clinton e Trump. Latinos, afroamericani e altri gruppi etnici scelgono i due schieramenti principali

Pubblicato:06-11-2016 14:06
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:16

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elezioni_usaROMA  – L’Election Day si avvicina a grandi passi e alcuni quotidiani americani si dicono preoccupati per il modo in cui voteranno i “millennials“, ossia i giovani nati a cavallo del nuovo secolo.

Uno studio pubblicato dall’università di Harvard ha rivelato che se tutti decidessero di recarsi alle urne – invece di boicottarle, come molti temono – il 49% di loro appoggerebbe la candidatura di Hillary Clinton.

Altri studi però tornano a confermare una tendenza riscontrata già qualche tempo fa: vale a dire la fascia dei giovani bianchi tra i 18 e i 30 anni sono quelli più favorevoli a scegliere ‘la terza via’, ossia dare il proprio voto a un terzo partito.


Dopo Clinton e Trump – abbondantemente ‘raccontati’ dalla stampa nazionale e internazionale – la battaglia per la Casa Bianca coinvolge altri due candidati: il liberale Gary Johnson al 9%, e Jill Stein del partito dei Verdi, al 3% (secondo stime a livello nazionale diffuse dalla Nbc).

Anche i giovani che appartengono ad altri gruppi etnici preferiscono infatti continuare a votare per i due schieramenti principali.

Solo il 7% dei latinos voterà per un terzo partito, mentre tra gli afroamericani la quota scende addirittura al 2%. I dati appartengono al Black Youth Project, grazie al quale emerge che solo i bianchi daranno per la maggior parte sostegno ai candidati alternativi a Trump e Clinton: il 15% di loro sosterrà Johnson mentre il 4% Stein.

Il significato di questo atteggiamento secondo alcuni osservatori statunitensi è da ricercarsi nella frustrazione che questa componente sociale prova: insoddisfatta delle politiche di entrambi i partiti ‘mainstream’, e soprattutto di non sentirsi adeguatamente rappresentata, “vive nell’illusione che il proprio voto ancora conti qualcosa”. O perlomeno, così tanto da poter influenzare l’esito di un’elezione che per sua natura, viaggia solo su due ruote.

di Alessandra Fabbretti

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