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Test Medicina, Anaao: “Senza programmazione sono fabbriche per disoccupati”

Tra il 2020 ed il 2022, ha stimato l'Anaao, ci sarà una sacca di almeno 20.000 medici, "ideale serbatoio per precariato e caporalato 2.0"

Pubblicato:06-09-2016 14:18
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:02

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mediciROMA – “Al via oggi i test per l’accesso alla facoltà di Medicina, ma siamo ancora lontani da quella programmazione che più volte, numeri alla mano, l’Anaao Assomed ha presentato ai ministeri competenti. I trecento posti in meno rispetto al 2015, pari a 9.224 per circa 63mila concorrenti, non riescono a nascondere la mancanza di una programmazione che vede crescere medici laureati, ma inoccupati e disoccupati, all’inseguimento di un accesso alla formazione specialistica. Tra il 2020 ed il 2022 essi costituiranno una sacca di almeno 20mila medici, ideale serbatoio per precariato e caporalato 2.0″. Così in una nota l’Anaao.

“DOPO LA LAUREA I NUOVI MEDICI SARANNO ALLA MERCE’ DELLE REGIONI”

“Mentre il Miur fa cassa con le iscrizioni- prosegue- a giustificare l’esistenza di cattedre, anche da sopprimere, e ad alimentare un indotto di corsi di preparazione, si continua a registrare un pericoloso disallineamento rispetto ai numeri della formazione post laurea ed alle necessità del servizio sanitario nazionale. Dopo il conseguimento della laurea, i nuovi medici saranno alla mercé delle Regioni, senza chiare regole di ingaggio, e del mercato, senza tutele“. In un momento di grossi cambiamenti per il Ssn, aggiunge il sindacato, all’insegna “di una cura ‘dimagrante’ della popolazione medica e dell’intervento pubblico, si rischia di veder crescere la schiera di giovani medici che non sapranno a quali santi votarsi per trovare un lavoro, condannati a cambiare Paese per non disperdere sogni e passioni. La formazione dei medici rimane un buco nero che rischia di ingoiare il futuro non solo delle nuove generazioni- conclude- ma anche del servizio sanitario nazionale”.

di Carlotta Di Santo, giornalista professionista


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