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Morrissey a Roma: tra multa e minacce al poliziotto cancella sette concerti in Italia

Infrazione in pieno centro a Roma, ma lui dice di essere stato aggredito dalla Polizia

Pubblicato:06-07-2017 10:57
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:30

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morisseyROMA – Un’infrazione in pieno centro a Roma, un controllo di Polizia, la lite e le accuse. I toni sono accesi, al punto che Morrissey, ex cantante degli Smiths, ha addirittura deciso di cancellare i sette concerti che gli avevano proposto in Italia.

“La ragione è ovvia: con psicopatici del genere a piede libero non mi sento sicuro in Italia“, intenzione e dichiarazioni riportate sulla versione online del mensile specializzato Rolling Stone.

Salterebbe, quindi, anche la data (finora unica ufficiale) del 6 settembre allo Sferisterio di Macerata.


Morrissey, a Roma per registrare un album, ha pubblicato la sua versione di quanto successo sulla pagina Facebook del nipote, il fotografo Sam Esty Rayner.

LA QUESTURA: ERA CONTROMANO A TUTTA VELOCITA’

 “Non ho infranto la legge e non facevo niente di sospetto- ha scritto, tra le altre cose, il cantante pop britannico- Il poliziotto ha aperto la custodia della pistola e mi ha urlato in faccia. Penso che mi abbia riconosciuto, forse voleva spaventarmi, o uccidermi. State attenti”. Ma non solo: Morrissey e il nipote hanno pubblicato la foto del poliziotto e il numero di targa della sua moto.

La vicenda anche in una nota della Questura: si legge come l’auto in cui si trovavano cantante e nipote ha percorso “via della Frezza contromano, nel tardo pomeriggio di martedì, è arrivata a tutta velocità in una via del Corso affollata per lo shopping dei saldi”.

A questo punto “gli agenti in motocicletta della Polizia di Stato, le ‘Nibbio’ del reparto Volanti, di pattuglia nel Centro storico per gli ormai consueti pattugliamenti antiterrorismo, non hanno esitato a fermare l’auto ed identificare le due persone a bordo”. Se l’autista, multato, “ha ammesso le proprie responsabilità”, il passeggero, si legge nella nota, “ha mantenuto sin da subito un atteggiamento ostativo: cittadino inglese, ha insistito nel dire di non avere l’obbligo di declinare le proprie generalità né di dover esibire i documenti in quanto non aveva commesso alcun reato, stupito dal fatto di non essere stato peraltro riconosciuto”.

Secondo quanto riferisce la Questura, inoltre, gli agenti hanno consentito “per ben due volte alla persona di effettuare telefonate in albergo e, facendosi passare l’interlocutore apprendevano l’identità dell’uomo potendo effettuare ulteriori accertamenti anche in assenza di documenti. Durante il controllo l’artista, infastidito scattava delle foto al poliziotto minacciando ‘Lei diverrà famoso'”.

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