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Università. Giannini in visita al polo di architettura di Roma Tre all’ex mattatoio

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Pubblicato:08-04-2015 07:11
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:14

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S. Giannini

S. Giannini

ROMA – “Si tratta di una grande opportunità per l’università e per la città, per avere un contesto condiviso di formazione e di cultura ma anche di vita sociale che avrà come perno questa cittadella delle arti“. Cosí Stefania Giannini, ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in occasione della visita al polo universitario di architettura di Roma Tre all’ex Mattatoio di Roma.

Giannini – accompagnata dal Rettore Mario Panizza e dagli assessori di Roma Capitale Alessandra Cattoi e Giovanni Caudo – ha visitato i padiglioni ristrutturati dove hanno sede laboratori e aule e l’edificio dei vecchi frigoriferi dove potrebbe sorgere una residenza universitaria da circa 100 posti.

“Certo non risponderà all’esigenza di posti letto per studenti a Roma  – ha detto il ministro – ma queste sono operazioni che oltre alla quantità danno un valore qualitativo al progetto generale. Immaginate quando sará completato il lavoro generale, i cittadini potranno usufruire di uno spazio rivalutato e gli studenti potranno vivere l’intera cittadella 24 ore al giorno“.


L’ex Mattatoio, dunque, entro il 2018 potrebbe diventare quella che l’assessore Caudo ha chiamato la città delle arti. “Se tutto va bene ci vorranno un paio di anni”, sottolinea Giannini, per cui nel 2018 Roma potrebbe avere una città universitaria aperta al quartiere nel cuore di Testaccio. La facoltà di architettura di Roma Tre dovrebbe trasferirsi tutta qui grazie al rinnovo dell’accordo di programma tra Roma Tre e il Miur che prevede 5 milioni di euro l’anno per l’edilizia universitaria; con il quarto bando della legge 338 “che uscirà entro l’estate”, assicura il minsitro, l’ateneo potrebbe essere selezionato e ricevere il finanziamento necessario alla realizzazione della casa dello studente di Testaccio.

Secondo il rettore servirebbero 10 milioni di euro per ristrutturare il vecchio edificio dei frigoriferi abbandonato dagli anni settanta.  Il Comune, dal canto suo, dalla prossima settimana partirà con la riqualificazione delle zone dell’ex Mattatoio rimaste ancora senza interventi. Dopo aver ristrutturato la piazza da dove si accede al Museo Macro, con i 12 milioni previsti in totale, verranno sistemati la pavimentazione, le strade interne e alcuni padiglioni attualmente non in uso.

Spetta ora al Comune – spiegano Cattoi e Caudo – portare in consiglio, entro giugno, la delibera per la valorizzazione di questo spazio. Si tratta di valutare la concessione dei padiglioni all’università Roma Tre – che per il rettore potrebbe essere trentennale – e di decidere il canone annuo da pagare.

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