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E’ rissa tra Orfini e M5S: i grillini attaccano il Pd, il commissario Dem li rimprovera: seminano odio. Partono le querele

[caption id="attachment_2470" align="alignleft" width="300"] M. Orfini[/caption] E' rissa tra Pd

Pubblicato:06-06-2015 10:04
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:22

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M. Orfini

M. Orfini

E’ rissa tra Pd e M5S su Mafia Capitale. Oggi i grillini hanno intrapreso un nuovo attacco all’amministrazione Marino e uno dei suoi esponenti, Luigi Di Maio, avrebbbe querelato il commissario del Pd Roma, Matteo Orfini. “Ho appreso dal blog del proprietario del Movimento 5 Stelle che l’onorevole Di Maio mi avrebbe querelato- ha fatto sapere proprio quest’ultimo- Ultimamente i parlamentari grillini hanno problemi a riconoscere la realtà: lo hanno dimostrato quando hanno provato a spiegare che una debacle elettorale era una vittoria. Ma denunciarmi per aver citato un fatto di cronaca, cioè che alcuni loro esponenti sono idolatrati da uomini dei clan di Ostia, è davvero strampalato”.

“Comunque poco male- ha aggiunto- In questi giorni dei parlamentari grillini mi hanno detto che sono colluso, che sono il palo della mafia, che il Pd di Roma è il referente politico della mafia. Queste sì, sono affermazioni perseguibili penalmente. Cosa che non avrei voluto fare perché ho rispetto del lavoro dei magistrati, e non mi sembrava davvero il caso di fargli perdere tempo a censurare le bambinate grilline. Però, se davvero vogliono parlarne in tribunale, lo faremo, e i soldi con i quali dovranno risarcirmi li donerò alle associazioni che ogni giorno combattono la criminalità organizzata”.

“Potrei denunciare anche un certo numero di sostenitori e troll a cinque stelle- ha concluso Orfini- che mi hanno scritto minacce di ogni genere, ma non lo farò, perché non è colpa loro se fanno così, ma di chi li aizza con frasi e comportamenti che con la politica nulla c’entrano. Ecco, se i parlamentari grillini si rendessero conto che rappresentare le istituzioni è una cosa seria, si preoccuperebbero dell’odio che stanno seminando. Ma, purtroppo, evidentemente proprio non ce la fanno. È davvero un peccato, soprattutto per loro. Noi all’odio continuiamo a opporre la nostra serenità, la passione e l’impegno di una comunità che sta cambiando in meglio questo Paese”.


Dal canto loro i grillini hanno continuato ad attaccare il sindaco Ignazio Marino. “Se Visigoti e Lanzichenecchi tornassero nella capitale per un altro Sacco di Roma non troverebbero nulla- ha scritto sul suo blog Beppe Grillo- Marino è tranquillo, un baluardo ‘Dimissioni? Se me ne vado a casa, favorisco i clan’. E se non le dà, chi favorisce?”.

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