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Europee, Ewa: “In campagna elettorale all’ottavo mese, gravidanza è potenza”

La presidente Alessia Centioni: "Le donne vadano a votare". Di Chiara Buccione

Pubblicato:06-05-2019 17:01
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:25
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ROMA – “Un appello alle donne perché il 26 maggio vadano a votare. E’ fondamentale che siano presenti e scelgano per il loro futuro, per sostenere e votare chi si batte per le battaglie di genere e per un’Europa più giusta”. E’ la motivazione che ha spinto Alessia Centioni, da sempre impegnata per le pari opportunità, a candidarsi per le europee con il Pd.

Presidente di EWA, European Women Alliance, ed esperta di diritto, ha 33 anni, vive a Bruxelles e conosce il cuore della vita politica europea. “C’è assolutamente bisogno della presenza e dell’impegno delle donne nella vita politica, ed è per questo che con la mia associazione, European Women Alliance, abbiamo lanciato un manifesto sia a livello europeo che nazionale, che si chiama ‘La forze delle donne per la leadership europea’.


E’ nato con questa ambizione ‘Women’s european council’ (Weuco), un Consiglio europeo formato dalle donne che si riunisce prima del Consiglio europeo, tra l’altro composto solo da 3 donne su 28 Paesi membri”, ha spiegato. “Il nostro Consiglio riunisce le donne in un formato molto più democratico e insieme discutiamo di un’agenda europea che riguarda tutte le politiche pubbliche, con un’ottica di genere. Questo consiglio adotta un documento di conclusioni, delle proposte, che per esempio ultimamente sono diventate agenda politica della Presidenza di turno romena, finlandese e croata”.

Quanto al rischio legato al sovranismo, Centioni è convinta che un’Europa diversa sia fondamentale per le grandi battaglie delle donne. “Siamo in un momento in cui in Europa il sovranismo appare condizione di rischio per i diritti acquisiti delle donne. Nei Paesi europei in cui si sono affermati governi di destra e nazionalisti c’è stata da una parte una critica feroce volta allo smantellamento dell’Europa, dall’altra la messa in discussione e la cancellazione di diritti che le donne hanno acquisito da anni. Sono queste forze politiche che obbligano le donne, ancora oggi, a dover lottare per battaglie e conquiste sociali di anni fa, e questo nel 2019 non è accettabile. Le battaglie che devono riguardare le donne sono quelle per il loro posto nella società e la loro posizione nel governo, per occupare gli spazi di potere e per poter disegnare il futuro che vogliono per sè stesse e per i propri figli, concentrandosi soprattutto sulle questioni economiche, viste le recenti misure contro e i tagli attuati”.

“L’Europa appare molto lontana e complicata perché la si racconta male- ha spiegato ancora Centioni- e comunicarla nella maniera giusta è fondamentale, così come parlarne sempre e non solo in periodo elettorale, perché è qui che vengono prese tutte le decisioni che hanno un impatto concreto sulla vita delle persone. Le proposte su cui noi come Pd ci stiamo battendo riguardano la parità di genere, perché è una questione dirimente nella lotta alle disuguaglianze sociali. L’Unione europea deve impegnarsi sull’occupazione, per riportare in Europa una crescita sostenibile, in un momento in cui la mancata occupazione delle donne costa 670 miliardi di euro. La mia proposta è di utilizzare questi soldi per finanziare i servizi pubblici universali gratuiti di sostegno per le famiglie, per la sanità, per la scuola. L’Europa per me è opportunità, senza se e senza, ma dobbiamo essere consapevoli che è uno spazio anche politico nel quale forze politiche diverse cercano di imporre la propria agenda. Noi come socialisti e democratici al Parlamento europeo abbiamo fatto tanto, abbiamo combattuto, ma la maggioranza va da un’altra parte; dobbiamo quindi essere critici quando l’Europa segue un indirizzo che non va verso le esigenze delle persone e dei più deboli”.

Secondo la presidente di EWA, “la campagna elettorale per le elezioni europee è durissima, la più difficile, perché si fa su un territorio molto esteso, che nel mio caso coinvolge 4 regioni. Il mio impegno è enorme- ha detto Alessia Centioni, spiegando la forza di affrontare una campagna elettorale incinta all’ottavo mese- e questo dimostra che le donne sono forti e determinate e che purtroppo l’Italia è ancora un Paese molto maschilista. Io però mi sento fortissima. La gravidanza è potenza pura. Lavorare in gravidanza è una scelta personale, dipende molto dal tipo di lavoro e dalle condizioni di salute. Il punto è capire quando è davvero una scelta oppure una specie di ricatto tacito: per come la penso io nella legge italiana esistono degli squilibri che obbligano la donna a rimanere al lavoro e questo lo trovo scorretto e le misure adottate sono terribilmente maschiliste. La scelta infatti non è mai davvero delle donne”.

Parlando di maternità e lavoro poi, la questione non è solo quella dei diritti negati, ma anche quella per esempio del rapporto tra maternità e una brillante carriera. Per Centioni “l’importante è non giudicare. Ogni donna ha il diritto di scegliere quello che vuole, l’importante è che stia bene nella propria pelle”. Nella battaglia contro gli stereotipi, “per le donne ci sono pochi modelli di riferimento da poter seguire, importante è invece proporli per le nuove generazioni. E’ fondamentale allearsi- ha ricordato Centioni rispondendo alla necessità di non ‘separasi’ dagli uomini nelle battaglie. “Sono femminista- ha concluso- e sono convinta che uomini e donne devono avere la stessa libertà di realizzare quello in cui credono”.

di Chiara Buccione

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