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Lupi e ibridi: con il progetto Life+ ‘M.i.r.co’ catturati e sterilizzati 14 esemplari

L'obiettivo, in particolare, e' di contrastare l'ibridazione antropogenica, ovvero quella determinata o favorita, anche indirettamente, da un errato comportamento umano

Pubblicato:06-04-2018 13:02
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:43
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ROMA – Avamposto di una strategia nazionale per la conservazione del lupo, il progetto LIFE ‘M.I.R.CO lupo’ (Minimizzare l’impatto del randagismo canino sulla conservazione del lupo in Italia) viene attuato nel territorio del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, che ne e’ il beneficiario coordinatore, e in quello del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, che ne e’ beneficiario associato.

Il progetto punta alla salvaguardia della specie dalla minaccia dell’ibridazione con il cane

L’aspetto piu’ innovativo del progetto e’ l’aver sviluppato un pacchetto di interventi scientifici e di protocolli operativi che puntano alla salvaguardia della specie dalla minaccia dell’ibridazione con il cane, intervenendo sulla riduzione del vagantismo e del randagismo canino. L’obiettivo, in particolare, e’ di contrastare l’ibridazione antropogenica, ovvero quella determinata o favorita, anche indirettamente, da un errato comportamento umano. All’azione, caposaldo del progetto, che prevede la cattura, la sterilizzazione e il rilascio in natura di ibridi nelle due aree protette, si associano i primi importanti risultati che, ad oggi, nel Parco Gran Sasso – Laga, registrano la cattura di quattordici ibridi, tutti appartenenti al branco di Castel del Monte (L’Aquila). Nelle operazioni di cattura i veterinari seguono un rigoroso protocollo operativo che prevede una tecnica “mista”, meccanica e farmacologica, ed estrema rapidita’ nel prelevamento del materiale genetico e biologico che sara’ inviato all’ISPRA per le analisi. Se il lupo risultera’ genotipicamente ibrido sara’ vasectomizzato, al fine di impedirne la riproduzione senza interferire con la sua vita gerarchica all’interno del branco.


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