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Legittima difesa, nel M5S è caccia agli assenti ingiustificati

Cinquantaquattro parlamentari M5s non hanno votato il disegno di legge sulla legittima difesa

Pubblicato:06-03-2019 17:34
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:12
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ROMA – Cinquantaquattro parlamentari M5s non hanno votato il disegno di legge sulla legittima difesa. E di questi ben 25 non erano autorizzati da missioni di natura istituzionale.

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Nel Movimento Cinque stelle si fanno i conti con le assenze. Subito dopo il voto in aula, il capogruppo Francesco D’Uva chiama a raccolta i delegati d’aula e insieme passano al setaccio i tabulati (nella foto fatta pervenire alla Dire da un parlamentare M5s). La matita scorre i nomi degli assenti: in gran parte ‘fichiani’, deputati vicini alle posizioni del presidente della camera Roberto Fico.


LEGITTIMA DIFESA. M5S: GIUSTIZIA PIÙ RAPIDA E REGOLE SU ARMI INVARIATE

“Vogliamo rassicurare gli italiani sulle fake news secondo cui la nuova legge sulla legittima difesa creerebbe una situazione di far west. Niente di tutto questo: le regole sul possesso di armi restano invariate. Non solo, è impossibile impedire che partano le indagini se un malintenzionato viene ferito o rimane ucciso, così come spetterà al giudice valutare caso per caso”. Così in una nota le deputate e i deputati del MoVimento 5 Stelle in Commissione giustizia a Montecitorio.

“Se- spiegano- chi ha agito per legittima difesa verrà sottoposto a processo e dimostrerà la propria innocenza, lo Stato gli rimborserà le spese legali. Infine i processi che riguardano questi casi avranno la priorità rispetto agli altri e si concluderanno prima”.

“Adesso da parte dello Stato massimo impegno per garantire ai cittadini una maggiore prevenzione e sicurezza, che significa anche più forze dell’ordine per le strade, perché- concludono i 5Stelle- la difesa dei cittadini è e rimane prerogativa dello Stato”.

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