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8 marzo, per la Lega di Crotone la donna deve stare a casa coi figli. È polemica: “Medioevo”. Fronda rosa anche nel M5s

È bufera per un volantino realizzato dai giovani leghisti di Crotone in occasione dell'8 marzo: il ruolo naturale della donna? Occuparsi della famiglia e stare e a casa, basta con le leggi che spingono per la "autodeterminazione" e le "quote rosa"

Pubblicato:06-03-2019 13:07
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:11

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ROMA – Diventa un caso in maggioranza la ricorrenza dell’8 marzo, festa della donna. I giovani leghisti di Crotone, in Calabria, si preparano con un volantino che diffonderanno in un gazebo del centro. Nel testo si legge che ad offendere la dignità della donna sono quelli che “sostengono la ‘ignominiosa pratica dell’utero in affitto’, quelli che sostengono proposte di legge che sostituiscono le parole ‘mamma’ e ‘papà’ con ‘genitore 1‘ e ‘genitore 2′“. E ancora: “Quelli che ritengono che la donna “abbia bisogno di quote rosa per dimostrare il proprio valore”. Quelli che “sostengono ‘una cultura politica che rivendica una sempre più marcata autodeterminazione della donna che suscita un atteggiamento rancoroso e di lotta nei confronti dell’uomo’”.

Il “ruolo naturale della donna”, per i leghisti, è la “promozione e il sostegno della vita e della famiglia“. Parole che stano suscitando una levata di scudi pressochè unanime a cui non fanno eccezione le donne del Movimento Cinque stelle, che chiamano in causa la parola “Medioevo”, la stessa utilizzata da Pd e Liberi e uguali.

La vicepresidente della Camera Maria Edera Spadoni accusa i giovani salviniani di fare come i “fondamentalisti islamici“, di avere posizioni “da Medioevo”. “A leggere il volantino della Lega Giovani di Crotone sull’8 marzo sembra di ritornare nel Medioevo o leggere un manifesto dei fondamentalisti islamici”, scrive infatti sui social.



SPADONI: LEGHISTI COME FONDAMENTALISTI ISLAMICI, DA MEDIOEVO

“Riferendosi alle donne, quelle donne che ogni giorno lavorano, fanno volontariato, fanno politica, crescono i loro figli, i giovani leghisti di Crotone si scagliano contro ogni tipo di emancipazione e parlano di concetti allucinanti espressi in frasi come “offendono le donne chi ne rivendica l’autodeterminazione” perché così secondo questi militanti inconsapevoli del fondamentalismo islamico si “suscita un atteggiamento rancoroso e di lotta nei confronti dell’uomo”, scrive Spadoni.

Per la vicepresidente della Camera Maria Edera Spadoni, che su facebook chiama in causa anche il capo politico Luigi Di Maio, si tratta di “concetti fuori dal tempo, retrogradi, che non sono compresi nel contratto di Governo che difende il ruolo delle donne e certamente non rappresentano il pensiero di ogni democratico e del Movimento 5 Stelle che combatterà con ogni forza chi parla così. La Lega prenda immediatamente le distanze dalla Lega di Crotone, perché queste uscite sono una offesa a tutte le donne del Sud come del Nord”.

La ‘fronda rosa’ del M5s si era già manifestata in occasione della proposta di Matteo Salvini per la riapertura delle ‘case chiuse‘. Nonostante il fatto che alcuni esponenti del Movimento, come i sottosegretari Vittorio Ferraresi e Carlo Sibilia, si fossero detti favorevoli ad aprire un dibattito sulla legalizzazione della prostituzione, 66 parlamentari M5s hanno scritto tutto il loro sdegno a Luigi Di Maio. Un ‘no pasaran’ chiaro e tondo, il loro, rivolto non solo agli alleati leghisti ma anche a qualche compagno di partito.

“Paesi come Olanda e Germania, paesi che ormai quindici o vent’anni fa scelsero la strada della legalizzazione della prostituzione e quindi della riapertura delle ‘case chiuse’, ora stanno rapidamente tornando sui loro passi”, scrivono. Berlino oggi è “drammaticamente al primo posto in Europa come meta di traffico di esseri umani a fine di sfruttamento sessuale”. No, dunque, a una semplicistica legalizzazione “che renderebbe di fatto gli stessi sfruttatori, signori incontrastati”.

 TRENTA-GRILLO-LEZZI: VOLANTINO LEGA SCIOCCANTE

“Il volantino diffuso in occasione della festa dell’8 marzo dalla Lega di Crotone è scioccante. Leggere che “offende la dignità delle donne chi ne rivendica l’autodeterminazione” ci riporta indietro di decenni. Come donne di questo governo esprimiamo la nostra più profonda preoccupazione e la più ferma condanna verso un messaggio che rievoca tempi medievali e un approccio indubbiamente volgare e sessista. Ci auguriamo e confidiamo che i vertici della Lega prendano quanto prima le distanze”. Lo dichiarano in una nota congiunta le ministre donne del M5S Elisabetta Trenta, Giulia Grillo e Barbara Lezzi.

FRATOIANNI: PER LEGA ‘RUOLO NATURALE’ DONNA È IN CASA

“Care amiche, volete tornare nel chiuso delle vostre case? Volete rinunciare alle vostre ambizioni, al vostro lavoro, alla vostra libertà? Ora sapete chi potete scegliere: la Lega di Salvini”. Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali, commentando il manifesto della Lega di Crotone dedicato al “ruolo naturale della donna”, cioè a casa e in famiglia”.

“Questi leghisti sono pessimi- conclude Fratoianni-. Non dicono mai, mai, mai una parola sulle violenze che subiscono le donne e fanno un manifesto per dire che la dignità della donna viene offesa dall’autodeterminazione. Cioè dalla possibilità di ciascuna donna di decidere per se stessa. Chiaro?

CARFAGNA: MA È LA LEGA DI CROTONE O LA LEGA DEI CRETINI?

“Ma è la Lega di Crotone o la lega dei cretini? Non capiscono che la lotta contro l’utero in affitto si fa difendendo la libertà femminile? Altro che inno alla centralità della donna, questo manifesto è un’idiozia”. Così Mara Carfagna, vice presidente della Camera e deputata di Forza Italia, su Twitter.

8 MARZO. ROTTA (PD): LEGA RIPORTA DONNA A MEDIOEVO

Mi auguro sia uno scherzo di cattivo gusto, ma se così non è, come temo, il vicepremier Salvini dica chiaramente se è questa l’idea di donna che Lega e governo vogliono far passare nel Paese”. Lo scrive in un post su Facebook Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, commentando il volantino della Lega dal titolo ‘8 marzo: chi offende la dignità della donna?’.

“Il volantino in occasione dell’8 marzo della Lega della provincia Di Crotone è un elenco di luoghi comuni, di offese, oltre che- sottolinea la deputata Dem- un becero tentativo di relegare le donne a un ruolo riproduttivo e alla ‘grande missione sociale da compiere’. Quale sarebbe ‘l’infungibile ruolo della donna’ inficiato da leggi e atteggiamenti? Le uniche leggi mortificanti sono quelle presentate dalla Lega, come il ddl Pillon. Gli atteggiamenti da combattere sono quelli di chi, come il ministro Fontana, vuole donne sotto tutela”. “Salvini faccia chiarezza affinché tutte le donne, e tutti gli uomini, sappiano quale è il modello che vogliono riportare nel Paese- conclude Rotta- cancellando con un colpo di spugna centinaia di anni di evoluzione culturale e battaglie sociali”.

FUTURA CREA IL MANIFESTO ALTERNATIVO

Futura, l’associazione vicina a Laura Boldrini, reagisce con ironia all’accaduto e sui social rilancia un volantino alternativo. Scrivendo: “Avevano sbagliato in tipografia, questo è il vero volantino sulle donne fatto dalla Lega di Crotone”.

Nel volantino, a offendere le donne non sono più le quote rosa o le rivendicazioni dell’autodeterminazione della donna, ma: il segretario della Lega Matteo Salvini che porta sul palco di un comizio una bambola gonfiabile che rappresenta Laura Boldrini. Oppure chi invita Emma Morrone ad “aprire le cosce”, o chi, come il senatore leghista Pillon, “scrive un disegno di legge che costringe le donne a non divorziare anche se subiscono violenza”.


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