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Coldiretti: “Negli ultimi 25 anni l’Italia ha perso il 28% dei terreni coltivabili”

"Colpa della cementificazione e dell’abbandono provocati da un modello di sviluppo sbagliato che ha ridotto la superficie agricola utilizzabile"

Pubblicato:05-12-2016 10:31
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:23

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coldiretti

ROMA – “L’ultima generazione è responsabile della perdita in Italia di oltre ¼ della terra coltivata (-28%) per colpa della cementificazione e dell’abbandono provocati da un modello di sviluppo sbagliato che ha ridotto la superficie agricola utilizzabile in Italia negli ultimi 25 anni ad appena 12,8 milioni di ettari. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti divulgata in occasione della Giornata Mondiale del suolo che si celebra il 5 dicembre”. Lo scrive la Coldiretti in una nota.

“Su un territorio meno ricco e più fragile per il consumo di suolo- prosegue il comunicato- si abbattono i cambiamenti climatici con le precipitazioni sempre più intense e frequenti con vere e proprie bombe d’acqua che il terreno non riesce ad assorbire. Il risultato è che sono saliti a 7145 i comuni italiani, ovvero l’88,3% del totale, che sono a rischio frane e/o alluvioni secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ispra”.


“Di questi- aggiunge l’organizzazione degli agricoltori- 1640 hanno nel loro territorio solo aree a derivata propensione a fenomeni franosi, 1607 sono invece i comuni a pericolosità idraulica e 3898 quelli in cui coesistono entrambi i fenomeni. Per proteggere la terra e i cittadini che vi vivono, l’Italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività agricola”.

“Un obiettivo che riguarda l’intera Europa- si spiega- dove vengono distrutti 100.000 ettari di suolo fertile ogni anno, soffocando sotto il cemento un’area grande come l’intera città di Roma secondo Acli, Coldiretti, Fai – Fondo Ambiente Italiano, Inu – Istituto Nazionale di Urbanistica, Legambiente, Lipu, Slow Food, Wwf ed altre realtà italiane che insieme a 400 organizzazioni europee si sono unite nella campagna #SALVAILSUOLO”.

“L’obiettivo- conclude Coldiretti- dell’Iniziativa dei Cittadini Europei “People4soil” è raccogliere un milione di firme per fermare il consumo di suolo e contrastarne il degrado costante: minacce che hanno effetti diretti sulla nostra vita, la nostra alimentazione, la nostra salute. Una petizione per ottenere una legislazione specifica per tutelare il suolo a beneficio delle generazioni presenti e future che può essere sostenuto con la firma sul sito https://www.salvailsuolo.it, conclude la Coldiretti”.

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