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Tg Sanità, edizione del 5 novembre 2018

Edizione del 5 novembre 2018

Pubblicato:05-11-2018 15:15
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:45
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“INFERMIERI COME FANTASMI”, LA FNOPI CHIEDE STABILIZZAZIONE PRECARI

Sono 100 mila gli ‘infermieri fantasma’: impiegati senza criteri corretti, demansionati e sottopagati per necessita’. Oltre 12mila a tempo determinato e almeno 4-5mila con contratti interinali. Insoddisfazione, stress, burn-out e rischio di errori. E’ il quadro che emerge nella nota indirizzata dalla Federazione nazionale degli Ordini degli infermieri (FNOPI) al ministro della Salute, Giulia Grillo.

L’Ordine professionale maggiore d’Italia, con oltre 441mila iscritti, chiede la stabilizzazione per i precari, che oggi, grazie al sistema delle agenzie di somministrazione, sono persino più onerosi dei dipendenti, il riconoscimento delle specializzazioni e l’impiego corretto del personale. Studi internazionali hanno dimostrato che circa 98mila pazienti muoiono ogni anno in ospedale nel mondo a causa di errori prevenibili, e a questo proposito, secondo la Federazione, l’eccessivo e mal organizzato carico di lavoro degli operatori rappresenta una fonte di rischio.


MANOVRA E FONDO SANITARIO, SCONTRO REGIONI-MINISTERO SALUTE

E’ scontro tra il presidente delle Regioni, Stefano Bonaccini e il ministro della Salute, Giulia Grillo sul tema del fondo sanitario. Gli enti locali, infatti, hanno inviato un documento unilaterale sulla manovra e la sanità alla Ragioneria del Mef e non al dicastero di Lungotevere Ripa. Una scelta giudicata come un “attacco politico” da parte del ministro Grillo, che dal canto suo ha ribadito l’incremento del Fondo sanitario nazionale per un miliardo aggiuntivo, nuove risorse per le liste d’attesa, formazione post lauream dei medici, ricerca, edilizia sanitaria, tavolo di esperti sui farmaci innovativi. Grillo ha poi chiesto a Bonaccini di tornare a collaborare e ha ricordato che questo governo ha superato la “retorica del cappello in mano” e che entro gennaio c’e’ un nuovo Patto della salute da sottoscrivere.

NOVEMBRE È MESE AZZURRO, 14 MLN UOMINI RISCHIANO CANCRO ALLA PROSTATA

Se ottobre si è tinto di rosa per la lotta al tumore del seno, novembre sarà azzurro contro il cancro alla prostata. A colorarsi, grazie alla campagna promossa da Europa Uomo, saranno i Bronzi di Riace, il Discobolo a Roma, l’Ercole Farnese a Napoli, l’Atleta a Torino e il Napoleone a Palazzo Brera.

Sono 458mila gli uomini colpiti da carcinoma prostatico: 100 nuove diagnosi al giorno e circa 35mila nuovi casi solo nel 2018, per una popolazione a rischio di 14 milioni di uomini che fanno meno prevenzione delle donne. “Dobbiamo colmare un divario soprattutto di informazione rispetto alla salute femminile”, ha dichiarato Maria Laura De Cristofaro, presidente di Europa Uomo, che ha lanciato l’iniziativa al Museo Massimo di Roma. La consapevolezza e la migliore informazione oggi consentono al 95% dei pazienti asintomatici di intercettare il tumore alla prostata con 10 anni di anticipo e la prevenzione riduce del 20% il rischio di morte.

FARMACI, ALL’IFO DI ROMA NASCE IL CENTRO STUDI CLINICI DI FASE 1

E’ attivo all’IFO Regina Elena e San Gallicano di Roma il Centro per gli studi clinici di Fase 1, che fa da ponte tra la ricerca pre-clinica e quella sull’uomo, ovvero il primo passo per la ricerca di una terapia. La certificazione della struttura è stata ratificata dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), e ha previsto 500 mila euro di investimenti in tecnologie e risorse umane.

Gli studi molecolari in questa fase puntano a fare luce sugli effetti avversi e gravi dovuti alla somministrazione di un farmaco e il “nuovo centro- come ha dichiarato il direttore generale Ifo, Francesco Ripa di Meana- aggiunge un tassello centrale che completa l’offerta della sperimentazione dell’Istituto”. L’obiettivo finale e’ avere su Roma una piattaforma di sviluppo di nuovi farmaci per l’oncologia e la dermatologia. E’ importante il volume di attivita’ clinica dell’Istituto che permette di arruolare pazienti agli studi. Sono 26.000 le prime visite del dipartimento sperimentale oncologico, oltre 68.000 i controlli e 18.500 chemio; numeri ai quali si aggiungono le oltre 48.000 prime visite e i 26.000 controlli di quello dermatologico. “Stiamo aggredendo i nodi piu’ complessi della sanita’”- e’ stato il commento del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, su questa nuova sfida e la fine del commissariamento.

PESTE SUINA, GRILLO CHIEDE A UE DI NON DISCRIMINARE SARDEGNA

Il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha “espresso con forza alla Commissione europea l’esigenza di un approccio non discriminatorio nei confronti della Sardegna”, impegnata da anni contro la peste suina africana, che ha messo in ginocchio il settore suinicolo dell’isola. Nel 2014, infatti, l’Europa ha riconosciuto la malattia come endemica nell’isola, e da allora ha applicato condizioni stringenti al commercio di suini e prodotti provenienti dalla Sardegna. Nel frattempo, però, come ha detto il governatore Francesco Pigliaru “la malattia è confinata nelle aree della Barbagia e dell’Ogliastra, dove si sono verificati negli ultimi mesi alcuni sporadici focolai di malattia, peraltro eradicati rapidamente e con grande determinazione”.

Grillo, pertanto, ha chiesto a Bruxelles di effettuare visite ispettive e di aggiornare i criteri epidemiologici e ha invitato la Regione a mantenere e rafforzare le attività di controllo delle anagrafi suinicole, ad applicare misure di biosicurezza e a vigilare sul territorio per l’eliminazione dei suini bradi.

CANI ANTI-MALARIA. E’ LA NOVITA’ DI UNO STUDIO INTERNAZIONALE

I cani come sentinelle capaci di individuare la malaria grazie all’olfatto. E’ quanto emerge da uno studio condotto dal Centro di ricerca del Gambia e dalla Scuola di medicina tropicale di Londra. Sono state utilizzate le calze di nylon di 175 bambini di cui 30 ammalati e i cani hanno individuato il 70 per cento dei casi di contagio e il 90 per cento delle calze appartenenti ai bambini sani.

Una scoperta che potrebbe offrire uno strumento rapido per isolare i casi di contagio di malaria, che, nel 2016, ha colpito 5 milioni in più di persone rispetto all’anno precedente per una popolazione complessiva di 216 milioni di malati che per il 90% vivono in Africa.

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