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Vaccini, Rusconi (Anp Lazio): “I bambini con solo l’autocertificazione non possono essere ammessi a scuola”

ROMA - "Se io fossi preside di una scuola con il nido, non farei entrare un bambino con la sola

Pubblicato:05-09-2018 14:34
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:31
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ROMA – “Se io fossi preside di una scuola con il nido, non farei entrare un bambino con la sola autocertificazione, perché significherebbe mettere a repentaglio la sanità dei bambini immunodepressi, che sono 10mila in tutta Italia. L’Anp Lazio sottolinea che non c’è una posizione univoca dei presidi romani a favore dell’autocertificazione. La situazione è in movimento, l’impianto normativo prima era complesso, ora è complesso e confuso. Il governo sta pensando ad una modifica al Milleproroghe tornando all’obbligo di presentazione del certificato vaccinale. Avremmo desiderato da parte del governo un atteggiamento più organizzato e meno improntato a questioni di carattere politico-partitico che non ci riguardano”. A dirlo all’agenzia Dire è Mario Rusconi, che esprime con chiarezza la posizione dell’Anp Lazio da lui presieduta sulla circolare Grillo-Bussetti: i bambini con la sola autocertificazione non possono essere ammessi a scuola.

“C’è una situazione di estrema confusione, vogliamo un chiarimento ben preciso da parte del governo– continua Rusconi- L’autocertificazione in materia sanitaria è vietata dalla legge a meno che esista un’altra legge che lo consenta, e non è questo il caso perché una circolare non è una legge. Questa situazione mette in grave imbarazzo i dirigenti scolastici perché qualsiasi decisione prendano rischiano di essere incriminati”.

“Se un preside accetta un’autocertificazione che poi si scoprirà esser falsa e un bambino immunodepresso nel frattempo prende una malattia, quel preside potrà finire sotto processo– ragiona Rusconi- Così come se un preside decide di non accettare un bambino i cui genitori non abbiano presentato il certificato, quel preside rischia di essere denunciato. È una situazione da Asino di Buridano, che aveva due mucchi di fieno perfettamente uguali e non sapeva da quale iniziare”.


In questa vigilia di apertura del nuovo anno scolastico sono duri gli accenti di Rusconi, che sottolinea: “La circolare Grillo-Bussetti non ha convinto molti nostri colleghi, che in molte zone d’Italia continuano a chiedere i certificati. Il preside che applica la legge Lorenzin, più importante della circolare, non è una persona senza umanità, ma un dirigente che rispetta le norme. La circolare non basta e non protegge un preside da un’eventuale denuncia“.

E sulla responsabilità dei controlli, Rusconi aggiunge: “Se non viene chiarito con una norma ben precisa chi deve verificare le autocertificazioni, la verifica tocca al preside, il che è una follia. Le scuole a inizio anno scolastico devono verificare le classi, lo stato dell’edilizia e molte altre questioni. Se si fanno controlli a campione e sfugge un’autocertificazione falsa e da quel documento deriva qualche problema a carico di un bambino immunodepresso, non frega nulla al giudice che il controllo è stato fatto a campione- aggiunge- Il giudice dirà che era obbligo del dirigente scolastico controllare la documentazione”.

La circolare non cambia nessuna legge, andare a dire ad un pm che si è agito sulla base della circolare è un’aggravante- insiste il presidente dell’Anp Lazio- Evidentemente il cuore del ministero della Salute batte più per i no vax che per i bambini immunodepressi”.

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