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Ue, Di Maio: “Basta farci la morale, infrazione per colpa del Pd”

Il vicepremier Luigi Di Maio commenta la lettera della Commissione Ue che apre il percorso verso la procedura d'infrazione

Pubblicato:05-06-2019 13:26
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:22
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ROMA – “Noi siamo persone serie, l’Italia è un paese serio, che rispetta la parola data. Quindi andremo in Europa e ci metteremo seduti al tavolo con responsabilità, non per distruggere, ma per costruire. Però è molto seccante che ogni giorno si trovi un motivo diverso per parlare male dell’Italia e di questo governo”. Lo scrive su Facebook Luigi Di Maio, che aggiunge: “Sono anni che diamo senza ricevere, o che riceviamo meno di quanto ci spetterebbe, anni che siamo totalmente ignorati sulla questione migranti, ad esempio. Ci lasciano tutto il peso e, come se non bastasse, poi ci fanno pure la morale. Così non va bene, così è troppo facile”.

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Poi, insiste: “Ora si parla tanto di questa possibile procedura di infrazione e sapete cosa riguarda? Riguarda il debito prodotto dal Partito democratico nel 2017 e 2018. Noi la prendiamo seriamente, ma non possiamo fare finta di non sapere che ci sono Paesi europei che in questi anni, per risollevare la loro economia, hanno fatto molto più deficit di quanto consentito dai trattati. E non sono andati incontro a nessuna sanzione”.


Per Di Maio “non è concepibile che un Paese con 6 milioni di disoccupati reali e migliaia di aziende che producono sotto il loro potenziale venga messo in croce perché vuole investire sulla crescita, il lavoro e la riduzione delle tasse.Lasciatemi dire che come sento parlare di doveri, mi piacerebbe sentir parlare anche di diritti. Diritti degli italiani e delle loro famiglie. Non chiedo tanto: diritti. Che tradotto significa la possibilità di aiutare le famiglie, le imprese, le scuole, la nostra sanità. Quindi rimbocchiamoci le maniche tutti. E con ‘tutti’, intendo anche Bruxelles. Per ultimo due cose: quota 100 non si tocca e, sia chiaro, le pensioni degli italiani non si toccano”.

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