GENOVA – “Senza lavoro c’è l’agitazione” e “l’accordo di programma non si tocca: lo difenderemo con la lotta”. Sono i cori più gettonati del corteo dei lavoratori Ilva Genova che si sta dirigendo dallo stabilimento di Cornigliano alla Prefettura per chiedere il rispetto dell’Accordo di programma del 2005 e opporsi con fermezza ai 5.000 esuberi ventilati sul piano nazionale al termine della privatizzazione dell’azienda siderurgica.
Circa un migliaio i manifestanti: oltre alle tute blu giunte in massa anche dallo stabilimento piemontese di Novi Ligure, unite al corteo anche molte rappresentanze di altri lavoratori genovesi: dalla Compagnia unica portuale al terminal Sech di Voltri, da Ansaldo energia ai vigili del fuoco.
In strada anche diversi esponenti politici cittadini. Per il centrosinistra, c’è il candidato sindaco Gianni Crivello, giovedì scorso sceso a Roma con i sindacati per l’ultimo incontro con il governo; al suo fianco anche il segretario provinciale del Pd Alessandro Terrile, il deputato Mario Tullo e il consigliere regionale Giovanni Lunardon. Tra i candidati sindaci c’è anche Paolo Putti di “Chiamami Genova”, assieme al deputato di Possibile, Luca Pastorino e al consigliere regionale di Rete a sinistra – Liberamente Genova, Gianni Pastorino. Per il Movimento 5 Stelle, ci sono il candidato sindaco Luca Pirondini e i consiglieri regionali Alice Salvatore e Marco De Ferrari. Per il momento, i disagi al traffico sembrano essere contenuti.
di Simone D’Ambrosio, giornalista
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