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Donne. Quasi 7 milioni subiscono violenza, 3 milioni e mezzo vittime di stalking

ROMA  - "Sono 6 milioni 788 mila le donne

Pubblicato:05-06-2015 10:45
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:22

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violenza_donneROMA  – “Sono 6 milioni 788 mila le donne che hanno subito nel corso della loro vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Il 31% delle donne tra i 16 e i 70 anni: il 20,2% ha subito violenza fisica, il 21% violenza sessuale, il 5,4% forme più gravi di violenza come stupri (652mila donne) e tentati stupri (746mila)“. Così l’Istat presentando, oggi a Roma, durante la conferenza ‘La violenza contro le donne dentro e fuori la famiglia’, i risultati della seconda edizione dell’indagine Multiscopo sulla ‘Sicurezza delle donne’, finanziata dal Dipartimento per le Pari Opportunità e realizzata dall’Istat per la prima volta già nel 2006.

Dall’indagine condotta tra maggio e dicembre 2014 l’Istat rileva che “negli ultimi 5 anni il numero di donne che ha subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale ammonta a 2 milioni 435 mila, l’11,3% delle donne dai 16 ai 70. Quelle che hanno subito violenza fisica sono 1 milione 517 mila (il 7%), le vittime di violenza sessuale sono 1 milione 369 mila (il 6,4%), le donne che hanno subito stupri sono 246 mila (1,2%) di cui 136mila stupri (0,6%) e circa 163 mila tentati stupri (0,8%)”.

Nel confronto con gli anni precedenti si “colgono segnali di miglioramento– sottolinea Linda Laura Sabbadini, direttore del Dipartimento statistiche sociali e ambientali, presentando il rapporto- la coscienza femminile” anche grazie ad una maggiore condanna della violenza da parte della legge sta crescendo e “intacca i livelli di violenza fisica, sessuale e psicologica. La violenza continua ad essere un fenomeno ampio, grave e diffuso, ma la situazione è in movimento e le donne stanno reagendo”.


62,7% STUPRI COMPIUTO DAL PARTNER – “Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner, parenti o amici”. E’ quanto si legge nel rapporto ‘La violenza contro le donne dentro e fuori la famiglia’, redatto dal Dipartimento per le Pari Opportunità in collaborazione con l’Istat, presentato oggi a Roma.

“Gli stupri- prosegue il rapporto- sono stati commessi nel 62,7% dei casi da partner, nel 3,6% da parenti e nel 9,4% da amici. Anche le violenze fisiche (come gli schiaffi, i calci, i pugni e i morsi) sono per la maggior parte opera dei partner o ex. Gli sconosciuti sono autori soprattutto di molestie sessuali (76,8% fra tutte le violenze commesse da sconosciuti)”.

Le violenze possono arrivare anche da uomini non partner: “a subirli sono il 24,7%. Gli estranei colpiscono quanto le persone conosciute (13,2% ne primo caso, 13% nel secondo). Tra le persone conosciute, il 6,3% sono conoscenti, il 3% amici, il 2,6% e il 2,5% colleghi di lavoro”.

L’andamento “è ancora più marcato per gli stupri e i tentati stupri, che sono compiuti da una persona conosciuta nel 66,2% dei casi e, più specificatamente, da conoscenti (32,8%), amici (16,9%), parenti (5,3%), colleghi (9,7 %) e amici di famiglia (3%)” conclude l’indagine.

STALKING NELLA VITA PER 3,5 MILIONI –  “Sono 3 milioni e 466 mila, ossia il 16,1% del totale, le donne che hanno subito stalking nella propria vita. Almeno una volta nella vita da parte dell’ex partner (per 1 milione 524 mila donna) o una persona diversa dal partner (per 2 milioni 229 mila donne) ha compiuto atti inquadrabili in questo crimine, che dal 2009 la legge italiana riconosce reato”.

Le donne colpite sono “un numero elevato- sottolinea Linda Laura Sabbadini, direttore del Dipartimento statistiche sociali e ambientali, presentando il rapporto- però, solo il 15% si è rivolta alle forze dell’ordine (di cui solo il 45,1% ha sporto denuncia o querela), e appena l’1,5% ha contattato un centro contro la violenza e lo stalking. Il 78% ha preferito non ricorrere ad alcun aiuto esterno”.

L’Istat rileva che “il 60% dei casi registrati si sono verificati prima dell’approvazione della legge contro lo stalking, il 38,7% negli ultimi cinque anni mentre negli ultimi 12 mesi la percentuale è del 14,8”.
L’analisi Istat rivela che “la denuncia o la querela ha avuto nel 59,8% dei casi l’effetto di interrompere gli atti persecutori”.

Le forme più diffuse di stalking riguardano “la ricerca insistente di parlare con la vittima, messaggi e telefonate, lettere, regali indesiderati, richiesta di appuntamenti, il seguirla, lo spiarla, danneggiare le sue cose, divulgare filmati su internet o social network, minacce anche ai familiari”.

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