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Donne, ‘Visionarie’ a Roma si chiude nel segno della cultura

Un confronto donne protagoniste del mondo del cinema, dell’audiovisivo e della cultura sarà protagonista dell'ultimo giorno della tre giorni al femminile

Pubblicato:05-05-2019 10:41
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:25
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ROMA – Si chiude oggi a palazzo Merulana ‘Visionarie’ con un confronto donne protagoniste del mondo del cinema, dell’audiovisivo e della cultura.

Letizia Casuccio, direttore CoopCulture spiega: “Credo che essere Visionarie stia nella sensibilità del racconto, del lavorare, del fare, andando oltre una prospettiva solo di genere. Visionaria è per me chi riconosce nell’altro la possibilità di arricchimento, emancipazione e autoaffermazione. Chi sa cogliere da una situazione di dialogo un’occasione di interrelazione, per unire le forze verso una prospettiva fatta di cooperazione, di ingaggio e di dialogo, dove rafforzarsi attraverso il supporto reciproco, nato dalla soddisfazione di esigenze complementari”.

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Ieri il workshop su come i pregiudizi inconsapevoli fanno leva sul nostro agire quotidiano, ovvero quando la discriminazione è inconscia. A condurlo la produttrice Paula Alvarez Vaccaro, docente alla Kingston University di Londra e produttrice, che spiega come i pregiudizi inconsapevoli, i così detti Unconscious bias, “si generano in giovane età e sono espressione di quella che potremmo definire discriminazione di genere involontaria, ovvero inconscia. Su queste attitudini mentali, che ci accompagnano nella vita di tutti i giorni, spesso formiamo le nostre percezioni, soprattutto senza rendercene conto”.

“Parlare dei pregiudizi inconsapevoli– aggiunge Paula Alvarez Vaccaro- è un modo per decodificarli attraverso la presa di coscienza limitandone gli effetti negativi che ne derivano”. Dai pregiudizi inconsapevoli si è passati al panel su “Gender Gap” a cui sono state chiamate a confrontarsi in merito a pregiudizi e diseguaglianze di genere nell’industria audiovisiva Adele Tulli, Paula Alvarez Vaccaro, Domizia De Rosa (Women in Film, Television & Media Italia) Maura Misiti (progetto ricerca DEA), Anna Kristina Kappelin (Console onorario di Svezia – Swedish Film Institute).


“In Svezia- dice Anna Kristina Kappelin- si sta puntando al rispetto delle quote tra uomini e donne, cinquanta cinquanta, per garantire pluralità e qualità e questo sistema sta funzionando, le strutture stanno cambiando e le donne cominciano a fare newtwork e questa è una cosa importante”.

In Italia, spiega invece Maura Misiti, “anche reperire i dati relativi alla presenza delle donne nel settore audiovisivo è molto complesso”. Per Giuliana Aliberti, avvocato esperta di diritto d’autore “si tratta di costruire una nuova consapevolezza sociale anche con politiche pubbliche. Qualcosa in Italia si sta muovendo e la legge Franceschini promuove la parità di genere“. Per Adele Tulli, regista di Normal distribuito da Istituto Luce Cinecittà e che vince il Premio Millennial Visionaria, è importante una riflessione sulle dinamiche identitarie.

“In Normal- dice- volevo sperimentare un cambio di prospettiva, concentrandomi proprio su ciò che viene considerato convenzionale, normativo, normale. L’idea è di creare degli accostamenti che riescano a provocare un senso di straniamento e di sorpresa davanti allo spettacolo della normalissima realtà di tutti i giorni. Normal intende suscitare una riflessione sulle complesse dinamiche sociali attraverso cui costruiamo e abitiamo le nostre identità di genere”.

‘Visionarie’ è realizzato In partnership con Fondazione Elena e Claudio Cerasi, CoopCulture, Palazzo Merulana, con il patrocinio del MIUR – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Istituto Giannelli, APA – Associazione Produttori Audiovisivi, con il supporto di Roma Lazio Film Commission, in collaborazione con Film Commission Regione Campania, CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia, SNGCI – Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volontè, Accademia di Cinema e Televisione Griffith, Swedish Film Institute, SIL – Società Italiana delle Letterate, media partner Rai Fiction, Dire, Bookciak Magazine, Fabrique du Cinema, partner Euro Forum Comunicazione, sponsor tecnici Arkage, Un Altro Caffè, Casale Del Giglio, La Parolina, è prodotto da GAFF.

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