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Nel giorno dello sciopero Giannini difende la buona scuola: “Erano 7 anni che non ci si occupava di scuola per cambiarla”

[caption id="attachment_5542" align="alignleft" width="300"] S. Giannini[/caption] ROMA -  Il dirigente

Pubblicato:05-05-2015 08:30
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:18

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S. Giannini

S. Giannini

ROMA –  Il dirigente scolastico “riteniamo che debba assumere funzioni di responsabilità che ha ogni leader educativo. A questo facciamo corrispondere un accuratissimo sistema di valutazione che è già partito”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, a Radio24. Alla domanda su chi è previsto, nel Ddl, che controlli i presidi, il ministro ha risposto: “Il sistema di valutazione che comprende visite ispettive, con tutta la valutazione esterna della scuola, con la misurazione dei risultati della singola scuola”.

PERCHE’ IL DISEGNO DI LEGGE – “Abbiamo scelto lo strumento del ddl per tenere aperta la discussione”. Il ministro ha parlato di una apertura “di miglioramento”, quello che “il Parlamento deve fare, portando anche le istanze della società. Sulla scuola lo facciamo perché è un argomento centrale. Continuiamo ad avere questa modalità di ascolto”. Giannini, poi, alla domanda sul fatto che erano 7 anni che non c’era uno sciopero così, con tutti i sindacati rappresentativi della scuola, ha risposto che “erano sette anni che non ci si occupava di scuola per cambiarla”.

Con il ddl “porteremo il precariato al 2,5%, un dato fisiologico”.   Nel 2007, ha ricordato il ministro, “nel nostro paese c’era il 18% degli insegnanti precari”, persone cioè che venivano chiamate “da settembre a giugno su posti a cattedra. Con questo ddl portiamo questo precariato anomalo, tutto italiano, ad una percentuale del 2,5%, che è un dato fisiologico. Ci sarà sempre una necessità di coprire per un periodo lungo a piacere cattedre di persone che sono docenti stabili”.


 

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