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Bologna, Merola “esasperato”: Mobilitiamo gente contro Renzi

[caption id="attachment_2344" align="alignright" width="300"] V. Merola[/caption] BOLOGNA -Il sindaco di Bologna, Virginio

Pubblicato:05-03-2015 18:57
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:09

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V. Merola

V. Merola

BOLOGNA -Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, guida la ‘rivolta’ dei primi cittadini emiliano-romagnoli contro i tagli previsti dal Governo Renzi. Lo squillo di tromba e’ arrivato oggi in apertura della conferenza metropolitana dei sindaci a Palazzo Malvezzi. Merola ha chiesto un “cambio di passo” invitando i colleghi a contribuire ad una “operazione verita’” nei confronti dell’esecutivo nazionale. Alla base della mobilitazione la lettera inviata ieri a Renzi dai sindaci metropolitani, in testa il presidente Anci Piero Fassino: “Ognuno di voi la firmi e la condivida coi cittadini, a partire dalle categorie economiche”, e’ l’invito. Per la seconda meta’ di marzo Merola annuncia un’assemblea regionale di tutti i sindaci dell’Emilia-Romagna contro i tagli agli enti locali. “E’ ora di chiedere comportamenti coerenti- dice Merola- Il Comune di Bologna ha oltre 40 milioni d’avanzo per le spese della giustizia. Io sarei in condizione di non alzare le tasse se ci venissero riconosciuti”.

Il primo cittadino si e’ detto “un pochino esasperato” da questa situazione, che vede in stand-by anche la Citta’ metropolitana di Bologna. “Vogliamo un decreto legge urgente con le misure ancora non mantenute dal Governo”, ricapitola il sindaco: nelle metropoli in particolare “l’entita’ dei tagli e’ tale da pregiudicare l’approvazione. Per quanto riguarda Bologna su un bilancio metropolitano da 140-150 milioni di euro, “ne dovremo tagliare 50- dice Merola- ci vuole una bella immaginazione per pensare che possiamo reggerli. Non siamo Mandrake”. A questi sul groppone del nuovo ente ci saranno anche sanzioni da quattro-cinque milioni dalla precedente gestione della Provincia che Merola non e’ disposto ad “addossarsi”.

(Prosegue nel notiziario Dire in abbonamento)


di Mirko Billi

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