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Boeri a Conte: “Inps non è il capro espiatorio per leggi scritte male”

ROMA - "Purtroppo l'Inps, la principale amministrazione pubblica che fornisce direttamente servizi ai cittadini, viene spesso utilizzato come capro espiatorio

Pubblicato:05-02-2019 15:49
Ultimo aggiornamento:05-02-2019 15:49
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ROMA – “Purtroppo l’Inps, la principale amministrazione pubblica che fornisce direttamente servizi ai cittadini, viene spesso utilizzato come capro espiatorio per leggi mal congegnate o per il fallimento di misure di politica economica improvvisate. Non ho perciò trascurato una singola occasione per difendere e valorizzare l’immagine dell’istituto presso l’opinione pubblica anche quando si trattava di decisioni di natura strettamente gestionale, in cui non avevo voce in capitolo”. Lo scrive il presidente dell’Inps Tito Boeri, in un documento inviato al premier Giuseppe Conto per dare conto dell’attività svolta durante il suo mandato che è in scadenza.

Boeri dice di aver “cercato di ridare credibilità ad una istituzione cruciale del nostro Paese, che aveva una reputazione scesa molto al di sotto della qualità del lavoro che svolge quotidianamente e delle professionalità raccolte al suo interno”.

E assicura: “Non ho mai rinunciato a chiarire che non è l’Inps che scrive le leggi, ma si limita ad attuarle. Non ho mai abdicato al compito di spiegare che siamo sempre e comunque dalla parte dei cittadini e che, anche quando commettiamo degli errori lo facciamo in buona fede, magari perché la mole di lavoro è davvero tanta e crescente e le risorse umane sempre più limitate”.


BOERI A CONTE: PIEDI PER TERRA, CON ANNUNCI NON SI AIUTANO POVERI

L’Inps ha come “missione la protezione sociale, e non solo la previdenza”, quindi “deve mettere in guardia il decisore politico contro conseguenze perverse di leggi mal scritte e incoraggiare scelte di politica economica che mantengano saldamente i piedi per terra, che raggiungano chi più ha bisogno di aiuto al costo più basso possibile. Con gli annunci privi di fondamento non si aiutano i poveri: si aggiunge solo la beffa al danno del trovarsi in quella condizione”.

BOERI A CONTE: SALVAGUARDARE INPS, NON È DI NESSUN PARTITO

“Le prospettive di crescita di un Paese, il benessere dei suoi cittadini, dipendono soprattutto dalla qualità delle istituzioni. L’Inps è un’istituzione nevralgica del nostro Paese. Non è proprietà di questo o quel partito politico, né di questo o quel gruppo di interesse. E’ un bene pubblico che va salvaguardato a beneficio di tutti, tanto delle generazioni presenti che di quelle future”.

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