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Sì allo stadio della Roma: cantieri entro l’anno, ma il ponte di Traiano non si farà

ROMA  - I cantieri per il nuovo stadio della Roma potrebbero aprirsi entro l'anno. Ma il ponte di Traiano, opera

Pubblicato:05-02-2019 10:29
Ultimo aggiornamento:05-02-2019 10:29

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ROMA  – I cantieri per il nuovo stadio della Roma potrebbero aprirsi entro l’anno. Ma il ponte di Traiano, opera che avrebbe potuto alleggerire il carico di auto private in arrivo nell’area di Tor di Valle in occasione delle partite, non si farà “perché la visione dell’amministrazione è quella di disincentivare il traffico privato a favore di quello pubblico”. Queste le notizie principali emerse stamani nel corso della conferenza stampa con cui il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha presentato la relazione finale del Politecnico di Torino sulla mobilità legata al nuovo stadio della Roma.

Raggi, in compagnia del presidente di Roma Agenzia per la Mobilità, Stefano Brinchi, e del direttore del Politecnico di Torino, Bruno Della Chiara, ha ribadito che lo stadio si farà è che “i cantieri potranno aprirsi entro l’anno”.

Già, ma in che modo? Brinchi si è assunto l’onere di far sapere il punto di vista dell’amministrazione sul nuovo ponte, il vero oggetto misterioso dei vari studi sulla mobilità legati al nuovo stadio. “Il ponte di Traiano- ha spiegato il presidente dell’Agenzia per la mobilità- è un tema e da ricondurre al Pums che vede come punto di forza gli spostamenti su trasporto pubblico. Immaginare nuove infrastrutture viarie vuol dire portare nuovi spostamenti su auto e su mezzi di trasporto individuale. Noi stiamo lavorando nella direzione opposta per garantire una mobilità accessibile a tutti e con sistemi diversi”.


Chi si aspettava un giudizio definitivo sull’argomento da parte del Politecnico di Torino è rimasto deluso. L’istituto piemontese, per bocca di Della Chiara, ha sostanzialmente fatto capire che la documentazione prodotta non ha nemmeno preso in considerazione di fornire una valutazione su questo argomento.

“La rete viaria romana è già carica e oggi si parla di offerta di trasporto plurimodale- ha detto- Il ponte di Traiano? Il nostro committente ci ha chiesto di analizzare il progetto. E il ponte non faceva parte del progetto. Andrebbe comunque ad impattare sul resto della rete viaria”.

Le soluzioni offerte dal Politecnico per agevolare la mobilità verso lo stadio riguardano, invece, il servizio pubblico. “A novembre abbiamo usato parole forti e usato il termine ‘catastrofico’, perchè andare nella direzione di un’offerta stradale in assenza di un’offerta ferroviaria non competitiva vuol dire non andare verso gli obiettivi europei e aggravare la situazione stradale. Il problema c’è, ma esistono soluzioni. Le stazioni Tor di Valle e Magliana devono essere realizzate in tempi contenuti”.

Tutto è dunque rimandato al potenziamento dei mezzi pubblici, a partire dalla Roma-Lido. E su questo Raggi ha ricordato come “la Regione abbia già stanziato 180 milioni di euro per la Roma-Lido che vanno ad aggiungersi ai 40 del Comune. Gli investimenti su quella che è una delle infrastrutture peggiori d’Europa- ha aggiunto- ci sono”.

Ma i cantieri per ammodernare la linea ancora non sono stati aperti.
Intanto, a proposito di cantieri, questa volta quelli relativi alla costruzione dello stadio vero e proprio, alla fine della conferenza stampa è intervenuto il nuovo vice presidente della Roma, Mauro Baldissoni.

“Il prossimo passaggio- ha detto- è la conclusione della convenzione urbanistica tra il proponente e l’amministrazione. Immaginiamo di riuscire a farlo in tempi molto, molto ristretti: entro un mese. Poi ci aspettiamo di poter compiere tutti i passaggi consiliari nel giro di poche settimane”.

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