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Regionali, Parisi: “Lazio palla al piede economia Paese, ne faremo modello”

Cosi' il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Lazio, Stefano Parisi, nel corso di un'intervista in diretta nella sede dell'agenzia Dire

Pubblicato:05-02-2018 15:08
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:26

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ROMA – “Il Lazio e’ una Regione importante e centrale, il degrado di questi anni pesa sull’immagine e sull’economia del Paese. C’e’ molto da fare e ci deve essere dentro di noi la volonta’ di far passare questa Regione dall’essere la palla al piede dell’economia italiana al diventare un modello da seguire”. Cosi’ il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Lazio, Stefano Parisi, nel corso di un’intervista in diretta nella sede dell’agenzia Dire.

CON ZINGARETTI SANITÀ DA TERZO MONDO, PENSA SOLO AI CONTI

“La sanita’ e’ stata gestita da terzo mondo dalla Giunta di sinistra, che per risanare il bilancio ha fatto solo tagli drammatici senza riorganizzare una nuova sanita’: serve un nuovo modello di welfare e assistenza con metodi gestionali moderni, questa sara’ la chiave fondamentale in campagna elettorale e nei prossimi 5 anni”.

“Il commissariamento della sanita’- ha sottolineato Parisi- sara’ superato solo il 31 dicembre 2018 e qualora alcuni parametri venissero rispettati: Zingaretti ha migliorato solo i conti ed esclusivamente grazie ai tagli e avendo 1 miliardo di cassa in piu’ dal Governo amico Renzi-Lorenzin, che glieli ha dati solo per fargli fare bella figura in campagna elettorale. Direi che non puo’ farsi bello per questo risultato, visto che non ha nemmeno approvato il bilancio e la Regione e’ costretta ad affrontare il 2018 in dodicesimi”.


SERVE LEGGE URBANISTICA E CHIUSURA CICLO RIFIUTI

“Le prime tre cose che faro’? La prima: la Regione deve avere un ruolo diverso, fare poche norme, testi unici chiari e deve programmare le risorse. Bisogna farlo nella sanita’ avendo un chiaro programma. La seconda cosa da fare e’ la legge urbanistica che il Lazio non ha da oltre 10 anni. Infine, la terza, e’ chiudere immediatamente il ciclo dei rifiuti, dando dignita’ alla Regione. Su quest’ultimo tema- ha detto- ricordo che portiamo i rifiuti fuori esclusivamente perche’ abbiamo paura, c’e’ una politica pavida che ha paura di prendere le decisioni. Il ciclo dei rifiuti in tutti i posti civili viene chiuso nella regione, tra l’altro producendo energie o concime per l’agricoltura. Bisogna solo decidere, invece si scappa. Zingaretti ha chiuso Malagrotta sull’onda degli scandali ma doveva dire che si poteva chiudere solo quando ci sarebbe stata un’alternativa. Bisogna avere il coraggio delle scelte, altrimenti si fa solo la politica per se stessi e per apparire”.

CHI ARRIVA RISPETTI IDENTITÀ CRISTIANA E LEGGI

“Bisogna fare in modo che chi arriva qui rispetti le nostre identita’ giudaico-cristiane, le nostre leggi e la nostra Costituzione. Credo che lo Stato in questi anni sia stato assente”. Cosi’ il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Lazio, Stefano Parisi parlando di immigrazione. Il tema degli immigrati “e’ molto delicato perche’ incide sulle parti piu’ periferiche della citta’ dove c’e’ una maggiore sofferenza nel tessuto sociale, una questione sottovalutata dalla politica della sinistra, un po’ ipocrita, che porta avanti un’accoglienza senza criticita’. Sicurezza e solidarieta’ sono aspetti congiunti ma la questione, proprio nel rispetto delle persone che sono costrette a lasciare il loro Paese, e’ che servono organizzazione e rispetto delle leggi. La superficialita’ ipocrita genera idiosincrasia e senso di rifiuto”, ha concluso.

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