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Ryanair. Pigliaru: “Confronto costante con Delrio”

ALGHERO - La tassa di imbarco "decisa dal Governo danneggia soprattutto la

Pubblicato:05-02-2016 15:26
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:54

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pigliaru_home1702ALGHERO – La tassa di imbarco “decisa dal Governo danneggia soprattutto la Sardegna e non è in linea con le strategie su cui Governo e Regione sono al lavoro insieme, con l”obiettivo di mitigare i costi causati dalla condizione di insularità”. Così il presidente della Regione Francesco Pigliaru, oggi all”aeroporto di Alghero, dove ha incontrato gli imprenditori che hanno dato vita all”iniziativa di raccolta fondi per sostenere il traffico aereo internazionale.

Il presidente ha ribadito comunque che l”interlocuzione su questo punto con il ministro dei Trasporti Graziano Delrio è costante. Pigliaru ha sottolineato poi l”importanza della presenza all”incontro degli amministratori di vari Comuni del territorio (“un ottimo esempio di ragionamento in chiave di rete metropolitana”), ricordando poi l”impegno del Governo per la continuità aerea, “con 30 milioni di euro l’anno che andranno a sussidiare i voli di chi viene in Sardegna nei tre mesi estivi, che in tal modo non dovrà subire tariffe folli, rinunciando a spendere sul territorio o addirittura trovandosi obbligato a scegliere altre mete”.

Per quanto riguarda la mobilità dei sardi, “vogliamo una Ct1 rinforzata con voli più rispondenti alle nostre esigenze– ha ribadito- e una Ct2 con voli frequenti per altre importanti destinazioni nazionali, lasciando spazio alla libera concorrenza da una parte e, dall’altra, aprendo la chiamata alle compagnie che siano disponibili a volare su quelle tratte garantendo prezzi bassi e frequenze certe”. Sul fronte delle compagnie low cost- ha proseguito il presidente della Regione- “riteniamo che abbiano giocato e debbano continuare a giocare un ruolo fondamentale nell”offerta complessiva del trasporto aereo della Sardegna. Abbiamo assoluto bisogno di rotte verso le principali mete europee lungo tutto l’arco dell’anno e, superando le attuali difficolà, vogliamo che siano più numerose di quelle che abbiamo avuto sinora”.


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