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Tg Ambiente, edizione del 4 dicembre 2018

Si parla di: Via al Cop24 Onu: Situazione mai così grave, bisogna agire; Legambiente: In Italia ogni comune ha rinnovabili

Pubblicato:04-12-2018 11:51
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:51
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VIA A COP24 ONU: SITUAZIONE MAI COSÌ GRAVE, AGIRE

La minaccia all’umanità posta dal riscaldamento del pianeta “non è mai stata così grave” e questo deve spingere a “fare molto di più”. Patricia Espinosa, segretario esecutivo della Convenzione quadro delle Nazioni unite sul clima, lo dice all’apertura della Cop24, al via da domenica scorsa a Katowice in Polonia e che terminerà il 14 dicembre. “Quest’anno sarà probabilmente uno dei quattro anni più caldi mai registrati. L’impatto del cambiamento climatico non è mai stato peggiore. Questa realtà ci dice che dobbiamo fare molto di più, la Cop24 deve renderlo possibile”, esorta Espinosa. L’obiettivo principale del negoziato, secondo il programma di lavoro stabilito alla Cop21, è di definire le regole di implementazione dell’Accordo di Parigi. Alla Cop24, però, tra i 195 stati presenti ci “sarà comunque un processo negoziale e molti punteranno al ribasso sugli obiettivi”, avverte il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, “faremo il possibile per arrivare a un documento finale quanto più vicino alle nostre posizioni virtuose”.


LEGAMBIENTE: IN ITALIA OGNI COMUNE HA RINNOVABILI

L’energia rinnovabile unisce l’Italia. In tutti e 7.978 municipi sono stati installati uno o più impianti da fonti rinnovabili. Un bel risultato, visto che 10 anni fa erano solo 356. Nel Paese del Sole sono ben 7.862 i Comuni in cui sono presenti impianti fotovoltaici, 6.822 quelli del solare termico, 1.489 quelli del mini idroelettrico (in particolare al centro nord) e 1.025 quelli dell’eolico (soprattutto al centro sud), 4.130 quelli delle bioenergie e 595 quelli della geotermia. Lo dice il dossier di Legambiente ‘Comuni Rinnovabili 2018’. Grazie a questo mix di impianti distribuiti su tutto il territorio, ben 3.060 comuni sono diventati autosufficienti per i fabbisogni elettrici e 58 per quelli termici, mentre 37 municipi si confermano rinnovabili al 100% per tutti i fabbisogni delle famiglie.

CENTINAIO: DANNI ANIMALI SELVATICI, AL VIA TAVOLO

Un tavolo sulla questione dei danni all’agricoltura arrecati dagli animali selvatici al quale si possano confrontare i ministeri di Politiche agricole, Ambiente, Salute, Regioni con Ispra  e gli assessori regionali competenti. Lo annuncia il titolare delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio. “La problematica degli animali selvatici sta diventando non più solo un problema per l’agricoltura ma anche di ordine pubblico penso ai cinghiali, agli ungulati, ai cormorani, alle nutrie: ce ne sono tanti”, spiega. Secondo Cia-Agricoltori italiani la media annua delle domande di indennizzi per i danni da fauna selvatica supera i 2 milioni di euro in Toscana ed Emilia-Romagna e arriva a oltre 1 milione nelle Marche e in Umbria.

LOTTA DISSESTO IDROGEOLOGICO, COSTA PUNTA A 10 MLD

I fondi per la lotta al dissesto idrogeologico potrebbero arrivare a quasi 10 miliardi. In una dialettica con l’Unione europea sul tema del deficit e del debito pubblico, l’idea sarebbe quella di destinare una quota di investimenti al tema del dissesto idrogeologico, senza far computare la stessa quota nel debito pubblico, in quanto spese per investimento. “Se ci riusciamo, i fondi a disposizione non saranno più 6,5 miliardi ma sfioreranno i 10 miliardi”, spiega Sergio Costa, ministro dell’Ambiente, “vorrei fare un decreto legge entro il 31 dicembre”, infatti “siamo in situazione di evidente emergenza, quindi “credo che il dl sia lo strumento piu adatto”.

DUE CIVILI E UN RANGER UCCISI A PARCO DEL VIRUNGA

Due civili e un ranger sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco nel parco nazionale di Virunga, nell’est della Repubblica Democratica del Congo. Secondo l’Istituto congolese per la conservazione della natura, il ranger e i due civili sono stati uccisi da appartenenti a una milizia armata. Lo scontro a fuoco si è verificato di fronte agli uffici dell’istituto a Vitshumbi, un villaggio al centro del parco sulla riva del Lago Eduardo. Sulla dinamica e le responsabilità dell’accaduto, però, molto resta da capire. Secondo alcuni abitanti di Vitshumbi, infatti, i ranger hanno aperto il fuoco su una folla che contestava un divieto di costruzione nel parco imposto dall’istituto.

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