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Ricerca. Con Starting Grants 430 milioni per i giovani

Circa 1,5 milioni di euro da investire in progetti di ricerca. E' questa la cifra che il Consiglio europeo di ricerca ha annunciato oggi destinerà a ciascun vincitore del bando Starting Grants 2015

Pubblicato:04-12-2015 15:59
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:40

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ROMA – Circa 1,5 milioni di euro da investire in progetti di ricerca. E’ questa la cifra che il Consiglio europeo di ricerca ha annunciato oggi destinerà a ciascun vincitore del bando Starting Grants 2015. Il bando Starting Grants del Consiglio europeo di ricerca (CER) vuole sostenere le eccellenze emergenti della ricerca in tutto il mondo, ed è destinato a giovani ricercatori (di qualsiasi nazionalità) con almeno due anni di esperienza dal conseguimento del dottorato. I vincitori otterranno una sovvenzione di 429 milioni di euro, che permetterà loro di creare le proprie squadre di ricerca e finanziare progetti della durata di cinque anni.

A tal proposito, Carlos Moedas, Commissario europeo per la Ricerca, la scienza e l’innovazione, ha detto: “Abbiamo bisogno di mantenere i nostri ricercatori più brillanti in Europa e di attrarre i migliori ricercatori, con nuove e differenti prospettive, provenienti da altre parti del mondo. Queste sovvenzioni fanno si che le idee più interessanti al mondo vengano sviluppate proprio qui, dando ai ricercatori e agli scienziati la libertà e la sicurezza di sviluppare le loro carriere e ambizioni nel nostro continente”.

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Quest’anno, tra i 291 vincitori, hanno trionfato anche 31 italiani. Tra questi, 13 svolgeranno il loro progetto all’estero (in Svizzera, Regno Unito e Francia), mentre quattro rientreranno in Italia grazie al CER. I 18 ricercatori (di cui 5 donne) che svolgeranno i progetti ERC in Italia, riceveranno sovvenzioni per un totale di 23,5 milioni di euro, da impiegare nella ricerca in diversi ambiti, come l’energia solare, gli arti robotici, le nanomedicine e la corruzione negli appalti pubblici.

Esempi sono il progetto del Dr Milan, che analizzerà l’impatto delle varie milizie e gruppi paramilitari sul fenomeno della radicalizzazione della politica che ha portato alla Prima Guerra Mondiale, quello di Francesco De Carolis (che rientrerà dalla Boston University all’Istituto Einaudi per l’Economia e la finanza di Roma) sui fenomeni della corruzione negli appalti pubblici e la ricerca di Valentina Cauda e Teresa Pellegrino, che studieranno nuove forme di lotta al cancro all’Istituto Italiano di tecnologia di Genova.

Le sedi di ricerca in cui opereranno i 18 vincitori italiani saranno: Università La Sapienza di Roma, Fondazione Istituto Italiano di tecnologia (Genova), Istituto Einaudi per l’Economia e la Finanza (Roma), Istituto Europeo di Firenze, Istituto nazionale di astrofisica (Roma), Politecnico di Milano, SISSA (Trieste), SSA Sant’Anna (Pisa), Università di Verona, Università Campus biomedico Roma, Università Bocconi, Università Federico II (Napoli), Università di Padova, Università di Roma, Università di Trento.

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