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Il lavoro in DIREtta, le notizie dal territorio

Il mondo del lavoro e non solo. Ogni giorno in Italia il tema dello sviluppo economico, dei rapporti

Pubblicato:04-11-2015 05:40
Ultimo aggiornamento:04-11-2015 05:40

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Il mondo del lavoro e non solo. Ogni giorno in Italia il tema dello sviluppo economico, dei rapporti tra imprenditori e lavoratori assume i contorni piu’ diversi. Qui la ragione di ‘Lavoro in DIREtta’ lo speciale della Dire in collaborazione con i colleghi di Rassegna (www.rassegna.it). Buona lettura

INDOTTO ENI POTENZA: CON ACCORDO DI SITO SALVI ARTICOLO 18 E DIRITTI L’accordo sottoscritto nei giorni scorsi a Potenza, per la ricollocazione dei lavoratori operanti nell’indotto Eni di Viggiano (si tratta di 63 lavoratori della Sudelettra nelle aziende subentranti), con il quale si è evitata l’applicazione del Jobs Act e si mantenuta la tutela dell’articolo 18, è frutto del contratto di sito, sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil e Regione Basilicata, il 5 ottobre scorso. “Un accordo importante quello sottoscritto in Basilicata – spiega Angelo Summa, segretario generale della Cgil Basilicat -, risultato dell’azione del movimento sindacale, che vincola le imprese operanti nel centro oli di Viggiano al rispetto dei diritti dei lavoratori, agli inquadramenti, alla tutela della salute, senza inseguire deroghe ai contratti. Il mantenimento del regime di tutela, previsto dalla previgente normativa e la conseguente inapplicabilità del Jobs act, è il risultato della cornice di regole dettate dal contratto di sito”. “In un quadro di frammentazione e complessiva svalorizzazione del lavoro, continuare a garantire tutele più ampie rispetto a quelle attualmente previste dalla legge, segna un risultato importante e una sfida irrinunciabile per l’intero movimento sindacale. Ricondurre a unità il mondo del lavoro, superando le attuali iniquità e costruendo un sistema di tutele universali, è tema centrale della nostra azione – rileva ancora il dirigente sindacale – e la contrattazione di sito, quale modalità per regolare i rapporti tra impresa, lavoratori e territorio, costituisce una buona pratica da promuovere anche in altre realtà per garantire sviluppo, occupazione e diritti”.

VERSALIS (VENEZIA), 6 NOVEMBRE SCIOPERO Si svolge venerdì 6 novembre a Venezia lo sciopero di otto ore dei 400 dipendenti di Versalis. L’astensione da lavoro, con la messa degli impianti al minimo tecnico, sarà dalle 6 alle 14). Lo stabilimento è uno degli ultimi ancora attivi nell’area del petrolchimico di Marghera. A motivare la protesta, indetta dai sindacati dei chimici di Cgil, Cisl, Uil, è l’intenzione di Eni (proprietaria dell’azienda) di cedere quote azionarie della società a fondi d’investimento internazionali.


LE LINEE GUIDA PER LE PRATICHE RADIOLOGICHE SONO INADEGUATE “Le linee guida per le pratiche radiologiche clinicamente sperimentate approvate dal ministero della Salute non solo sono inadeguate e limitative rispetto alla necessaria riorganizzazione del Servizio sanitario nazionale, ma non rispondono neanche a quel bisogno di inequivocabile chiarezza circa il rapporto tra i professionisti che partecipano ai processi di radiologia diagnostica e teleradiologia, la cui assenza ha causato in questi anni un pesante contenzioso giudiziario”. Così Fp Cgil, Cisl Fp e Fpl Uil hanno commentato il provvedimento in corso di pubblicazione. Per le organizzazioni sindacali, le linee guida contengono serie criticità: “Sul piano della sostenibilità dei sistemi sanitari, esse pongono le Regioni nella condizione di non sfruttare al meglio gli ingenti investimenti in tecnologie fatti in questi anni; su quello dello sviluppo organizzativo impediscono l’implementazione sul territorio di metodologie di assistenza più snelle ed efficienti. Mentre, sul piano della responsabilità, finiscono per ingabbiare ulteriormente le competenze dei professionisti, anziché liberarle e metterle al servizio dell’adeguatezza e della qualità delle prestazioni. Non ultimo, confermano, anziché risolverla, la dannosa ambiguità sull’interazione tra medico e tecnico sanitario di radiologia medica”. “È un provvedimento che risponde a dinamiche di altri tempi e che contrasta la necessità di dare attuazione all’implementazione delle competenze. Tema di cui si parla a profusione anche negli atti di politica finanziaria e di programmazione (Patto per la salute e Legge di stabilità 2015), ma rispetto al quale, a distanza di un anno, la politica non ha avuto il coraggio di passare ai fatti. Questo, insieme ai tagli della Legge di stabilità su regioni e fondo sanitario regionale, rischia di compromettere duramente il sistema sanitario e quindi i percorsi di cura e assistenza”, proseguono le tre sigle.

FILT NAPOLI. NO A VANDALISMO E VIOLENZA “Sabato scorso, 31 ottobre, a Napoli, l’autobus 77, in sosta al capolinea, ha subìto atti di vandalismo da parte di un gruppo di bulli: alla richiesta dell’autista di fermarsi, hanno risposto con calci e pugni, lasciandolo con il volto tumefatto, offeso nel corpo, ma ancor più nell’animo”, denuncia in un comunicato la Filt locale. “È accaduto ancora una volta. Si tratta dell’ennesimo lavoratore, cui va tutta la nostra solidarietà, aggredito mentre svolge il proprio lavoro al servizio della collettività. Un ulteriore episodio che evidenzia la totale mancanza di rispetto, educazione, senso civico, cultura del bene comune, perpetuato da esseri arroganti e violenti, che agiscono in totale spregio delle basilari norme comportamentali. L’indignazione è ancora più forte, quando si constata che a calpestare i valori del vivere civile sono dei ragazzi tra i 16 e i 19 anni”, affermano Teresa Potenza e Rosalba Cenerelli, rispettivamente segretaria della Cdlm e segretaria generale della Filt di Napoli. “È amaro constatare come negli ultimi mesi tali episodi di vandalismo e aggressioni su autobus e treni siano in continuo aumento. Il problema esiste e non può più essere sottovalutato nè tollerato; da un lato, va affrontato dal datore di lavoro, che deve mettere in atto tutte le misure di sicurezza idonee a contrastare il fenomeno (attraverso controlli, videosorveglianza, ecc); dall’altro, occorre premere sulle autorità affinchè garantiscano la sicurezza del territorio, ma vanno altresì adottate misure di prevenzione atte ad accrescere in tutti la cultura della sicurezza e il rispetto e la salvaguardia del bene comune”, concludono le due dirigenti sindacali.

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