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Legge di stabilità, Ceriscioli: “Sbagliato l’approccio sulle Regioni”

ANCONA - Il Governatore delle Marche Luca Ceriscioli è in viaggio verso Roma per l'incontro di oggi pomeriggio

Pubblicato:04-11-2015 13:13
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:32

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ANCONA – Il Governatore delle Marche Luca Ceriscioli è in viaggio verso Roma per l’incontro di oggi pomeriggio tra le Regioni e il premier Matteo Renzi sulla Legge di Stabilità. “Non è questione di un miliardo in meno o di un miliardo in più- premette Ceriscioli-. E’ l’atteggiamento sulle Regioni che è sbagliato. Noi vorremmo che le Regioni venissero riconosciute come soggetti che partecipano a un’azione di risanamento e rilancio del Paese. Quello è il punto più importante”.

L. Ceriscioli

L. Ceriscioli

“Io vorrei uscire dall’incontro di oggi con il premier con un patto tra Governo e Regioni: entrambi riconosciuti come protagonisti del rilancio del Paese e anche dei sacrifici, laddove si devono fare. Vogliamo che il nostro ruolo venga riconosciuto. Altrimenti siamo dentro un altro film, ossia quello delle Province che botta dopo botta sono state dismesse”, commenta Ceriscioli. “Se non fosse così diventerebbe una sorta di caccia al colpevole che porterebbe a uno scontro istituzionale inutile– continua il governatore marchigiano- Noi stiamo facendo al meglio il nostro compito nel nostro territorio con obiettivi che coincidono con quelli del Governo. Il prossimo anno non aumenteremo le tasse locali ma anzi le andremo a tagliare per le nuove imprese: questo significa che sposiamo la filosofia del Governo. Quando mettiamo mano ai costi delle partecipate e degli affitti- prosegue Ceriscioli- facciamo la nostra parte andando a ridurre le spese di cui possiamo fare a meno. Non siamo sganciati dall’azione dell’Esecutivo ma ci sentiamo attori”. Quanto ai tagli secondo il presidente Ceriscioli l’accordo si può fare “anche con le risorse che oggi sono sul tavolo, riconoscendo però i sacrifici fatti dalle Regioni”.

 


 

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