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Incendio doloso in un asilo nido di Bologna, 70 bimbi a casa

E' successo al nido Gaia di via Felice Battaglia nel quartiere Saragozza a Bologna, gestito dalla cooperativa sociale Cadiai

Pubblicato:04-11-2015 10:57
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:32

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BOLOGNA  – Quasi 70 bambini sono oggi a casa per un incendio doloso al nido Gaia di via Felice Battaglia nel quartiere Saragozza a Bologna, gestito dalla cooperativa sociale Cadiai. L’incendio, riporta una nota della stessa coop, è stato provocato, come confermato dai rilievi svolti, da tre bottiglie di alcol facilmente reperibili in qualsiasi supermercato. L’allarme è scattato alle 23 di ieri sera. Immediato l’intervento dei Vigili del fuoco e della Polizia scientifica oltre che della presidente Cadiai, Franca Guglielmetti, della coordinatrice e della pedagogista del nido. “Nonostante i gravissimi danni provocati dall’incendio, il nido Gaia sarà agibile e aperto per accogliere i bambini già da domani, grazie al particolare tipo di struttura modulare che consente di isolare completamente la sezione distrutta dai vandali”, specifica comunque la cooperativa. Resta però la gravità del fatto: “Siamo profondamente sconcertati e indignati per un simile atto- afferma Guglielmetti- sempre condannabile, ancora di più in questo caso perché va a colpire una struttura che accoglie bambini e che quindi colpisce i nostri piccoli e le loro famiglie. Non è rassicurante pensare che chiunque, con materiale così facilmente reperibile, possa arrecare un così grave danno“.

Per la presidente di Cadiai, ora “è fondamentale accertare le responsabilità di questo incendio, trovare i colpevoli e capire se si tratta dell’ennesimo gesto di balordi a cui la situazione è sfuggita di mano o di altro”. In passato il nido Gaia “era stato già oggetto di frequenti atti vandalici che hanno causati svariati danni e scritte sui muri esterni della struttura che ne hanno deturpato l’estetica. In quel caso, invano, è stato portato avanti un percorso di recupero attraverso la trasformazione degli orribili scarabocchi in murales decorativi. Anche il nuovo murales così realizzato è stato ulteriormente deturpato”, segnala Cadiai.


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