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Vaccini, Fnomceo: “Rinvio obbligo per iscrizione a scuola è ingiustificabile”

La Federazione nazionale degli ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri audita in Commissione alla Camera

Pubblicato:04-09-2018 10:01
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:31
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ROMA – “Consideriamo non giustificabile dal nostro punto di vista medico il rinvio dell’obbligo di presentare la certificazione dell’avvenuta vaccinazione per l’iscrizione all’anno scolastico 2018/2019”.

Sono nette le conclusioni dell’audizione della Fnomceo presso le Commissioni riunite I (Affari Costituzionali) e V (Bilancio) della Camera dei deputati, in merito all’articolo 6 del Milleproroghe che, se approvato in via definitiva, dilazionerebbe di un anno l’applicazione del divieto di iscrizione alle scuole materne per i bambini non in regola con l’obbligo vaccinale. Una proroga che, a parere di molti, vanificherebbe di fatto l’introduzione dell’obbligo, tanto che alcuni sindaci e governatori sono scesi in campo, a colpi di ordinanze o di progetti di legge regionali, per difenderlo.

Un allarme, quello della Fnomceo, che si focalizza soprattutto sul morbillo: sono stati 14.451 i casi segnalati in Europa nel 2017, che hanno causato 30 decessi. Erano stati 4643 nel 2016. In questa classifica ben poco gloriosa, l’Italia è al secondo posto, con 5004 segnalazioni. Né va meglio nel 2018: in Italia, dal 1° gennaio al 30 giugno, sono stati 2029 i casi segnalati. Di questi, il 91,3% si è verificato in soggetti non vaccinati, il 5,4% in chi era stato sottoposto solo alla prima dose.


“Le stime operate dai ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità- si legge nell’audizione- confermano come, in mancanza di un recupero degli adolescenti e dei giovani adulti non vaccinati, sia necessario mantenere per lungo tempo coperture vaccinali maggiori del 95% nei bambini, per poter raggiungere l’obiettivo dell’eliminazione del morbillo”.

“L’obbligatorietà vaccinale- continua ancora il testo della Fnomceo- dovrebbe essere valutata nel tempo, tenuto conto dell’andamento epidemiologico delle malattie e dell’entità della copertura vaccinale. Al momento attuale, in considerazione del dibattito in atto nel Paese, l’eliminazione dell’obbligo potrebbe essere interpretata come un atteggiamento antiscientifico”.

“Auspichiamo comunque- conclude la Fnomceo- un’offerta vaccinale attiva, in cui siano eliminate tutte le possibili barriere sia organizzative che economiche alla vaccinazione, con la possibilità – come già attuato in altri paesi industrializzati – di sistemi di incentivazione/disincentivazione che contribuiscano alla promozione della cultura della salute, anche nella prospettiva di una possibile abolizione della obbligatorietà delle vaccinazioni, nel caso in cui l’adesione spontanea della popolazione lo consentisse”.

“Il Documento sui vaccini approvato all’unanimità dal Consiglio Nazionale dell’8 luglio 2016- conclude la Fnomceo- mantiene ancor oggi tutta la sua validità e la sua attualità e rappresenta una visione lungimirante, da parte dei presidenti degli Ordini dei Medici, sul tema della prevenzione attraverso l’uso dei vaccini. Lo proponiamo nuovamente, integrandolo con alcune osservazioni relative all’attuale contesto”.

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