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Incontro Marino-Gabrielli: nessun commissariamento, la Mafia a Roma è il passato

ROMA - Marino e Gabrielli concordi nel affermare

Pubblicato:04-09-2015 11:37
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:31

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marino gabrielliROMA – Marino e Gabrielli concordi nel affermare che il quadro di inquinamento mafioso in Campidoglio, come riferito dal ministro degli Interni nella sua relazione il 27 agosto scorso, “è una cosa che riguarda il passato e non il presente”. Ed entrambi d’acordo anche sul fatto che “non c’è stato alcun commissariametno del primo cittadino d aparte del prefetto”. Questa la poszione politica manifestata dal sindaco di Roma e dal prefetto della Capitale al termine dell’incontro che i due hanno tenuto in Campidoglio questa mattina.

“Abbiamo avuto un confronto lungo, produttivo e costruttivo e ho avuto la possibilità di illustrare il lavoro compiuto in questo ultimo anno- ha spiegato Marino- Quanto è stato presentato dal ministro Alfano il 27 agosto è una fotografia del Comune di Roma datata al 2014”.

A fargli eco sono arrivate le parole di Gabrielli. “Non posso che confermare le parole del sindaco e dell’assessore- ha detto- le indicazioni del ministro fanno riferimento alla fotografia di eventi o meglio di condizioni proprie di un tempo che non è più quello attuale”.


“Al di là dei vari tentativi di rappresentare contrapposizioni, scontri e discese in campo in una città dove è morta anche l’ironia- ha aggiunto Gabrielli- l’attività con riferimento specifico a questo settore, come ha scritto il ministro è caratterizzata da leale collaborazione tra il prefetto e il sindaco che attiene esclusivamente alle procedure. Quindi io sorrido amaro quando sento di commissariamenti, duo poli e consolati o superpoteri. Qui non ci sono superpoteri, ci sono i poteri che sono in capo al prefetto della Repubblica in merito a quelle che sono le attività sulle procedure che devono essere verificate. Ovviamente- ha concluso il prefetto- con la particolarità che ci troviamo in una città dove è avvenuto un fatto molto grave e c’è un’inchiesta molto importante. Questo Comune si è dotato di un assessorato alla Legalità che in questi mesi ha lavorato proficuamente e posso dire che su alcuni ambiti sono andati, se possibile, al di là di quelle che sono le indicazioni del ministro, con riferimento ad alcune tipologie di controlli, e questo mi fa ben sperare”.

Ed infine: “all’esito dell’attività che abbiamo concordato- ha concluso il prefetto- potremo in qualche modo dire quasi di dare un bollino di qualità a questa amministrazione, e credo che questo sarà anche un valore aggiunto dal punto di vista della serenità di questa città. Il lavoro che ci aspetta, lo faremo con la massima collaborazione che, mi preme dire, non è nata il 27 agosto ma il 3 aprile quando mi sono insediato e abbiamo sempre avuto la massima sintonia rispetto alle cose serie e i problemi seri da affrontare e alle soluzioni che, nello spirito della massima trasparenza e assoluta legalità, hanno caratterizzato le nostre azioni”.

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