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Lavoro, Inps: “Riders solo il 10% della gig economy, e gli altri?”

"Non si sa invece molto, e non ci si pone domande dal punto di vista del dibattito politico, delle altre componenti della gig economy

Pubblicato:04-07-2018 14:42
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:20
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riders_bologna
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ROMA – “È interessante notare come il dibattito pubblico sia incentrato sui riders (lavoratori addetti alla consegna dei pasti a domicilio) che tuttavia rappresentano una parte limitata della gig economy, pari a poco più del 10% dei lavoratori gig, e che, almeno per le piattaforme di consegna più note, sono caratterizzati da contratti come le collaborazioni della Gestione Separata e il lavoro autonomo occasionale, e da dinamiche relativamente note di come si svolge l’attivita’ lavorativa”. E’ quanto si legge nella relazione dell’Inps.

“Non si sa invece molto, e non ci si pone domande dal punto di vista del dibattito politico, delle altre componenti della gig economy, che con alta probabilità sono associate a forme di contratti informali-verbali, che potrebbero utilizzare forme di pagamento alternative come i buoni regalo o le ricariche telefoniche, o che comunque potrebbero non essere soggetti a nessuna forma di tutela, contribuzione sociale, e tassazione”, conclude.

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