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Rifiuti, Cobat e autodemolitori Car uniti per la tracciabilità

Sistema di monitoraggio e massima trasparenza veicoli a fine vita

Pubblicato:04-07-2018 14:09
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:19
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ROMA – Cobat, il consorzio protagonista della green economy che si occupa di raccolta, trattamento e riciclo di varie categorie di scarti (pile e accumulatori esausti, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, inclusi i moduli fotovoltaici a fine vita, pneumatici fuori uso) e il CAR-Confederazione autodemolitori riuniti, insieme per affrontare il tema delle carcasse di auto a fine vita. Queste sono fonte di materiali da recuperare ma anche di problemi relativi al corretto smaltimento, l’idea è quella di realizzare una maggiore tracciabilità guardando già al futuro dell’auto elettrica, ormai prossimo. Come? Mettendo a disposizione un innovativo sistema gestionale per garantire massima trasparenza e tracciabilità nel settore dell’autodemolizione. Oggi a Roma la presentazione dell’innovativa piattaforma targata Cobat e Car che garantisce la possibilità di monitorare e tracciare, in totale trasparenza e in linea con i migliori standard europei, il fine vita del veicolo in tutte le sue componenti. Il nuovo sistema di gestione, ideato e realizzato da Cobat, rientra in Easy Collect-la raccolta semplice e veloce, un progetto più ampio sottoscritto con CNA-Confederazione nazionale dell’artigianato e della Piccola e media impresa, di cui CAR fa parte.

Grazie al nuovo servizio Cobat, il settore dell’autodemolizione sarà più green attraverso un marchio di garanzia e di riconoscimento per le case automobilistiche. Tutti gli iscritti CAR che decideranno di aderire al progetto installeranno il sistema di gestione Cobat-CAR, un registro virtuale di carico e scarico in grado di dialogare con tutti i gestionali utilizzati dagli autodemolitori. Grazie a questo strumento sarà possibile avere online e immediatamente disponibili tutte le informazioni relative al fine vita delle componenti di ogni veicolo che viene rottamato e seguire tutto il percorso dei rifiuti fino al riciclo. Verranno realizzati report specifici per marchi e modelli, report sui rifiuti filtrati per codice di rifiuto e anno con una lettura dei rifiuti prodotti per ogni singola auto demolita e un report aggregato contenente un confronto tra le percentuali dei veicoli demoliti e i rifiuti prodotti. Gli autodemolitori, che aderiranno al progetto, avranno a disposizione un marchio di garanzia e di qualità che gli permetterà di essere riconosciuti dalle case automobilistiche come green. Le case automobilistiche, infatti, hanno l’obbligo legislativo di provvedere a ritirare i veicoli fuori uso organizzando una rete di centri di raccolta in tutta Italia ed entro 6 mesi dall’immissione sul mercato devono mettere a disposizione degli impianti di trattamento autorizzati tutte le informazioni per la demolizione. Gli obiettivi al 2015, imposti dall’Unione Europea, erano molto ambiziosi (85% per il recupero e 95% per il riciclaggio) e purtroppo in Italia, come si evince dai dati del 2017, risultano disattesi. Fino ad oggi, infatti, è mancato uno strumento, proprio come la piattaforma Cobat, in grado di fornire una mappatura dettagliata e puntuale di questi dati. “Abbiamo pensato e realizzato il sistema di gestione del fine vita dei veicoli- dice Claudio De Persio, direttore operativo Cobat- per fornire alle case auto, di cui Cobat è partner storico per la gestione del fine vita delle batterie, uno strumento innovativo, mai realizzato nel nostro paese, che permettesse ai vari attori della filiera, in primis le case automobilistiche per l’appunto, di monitorare in maniera dettagliata il flusso di entrata e uscita presso la rete degli autodemolitori autorizzati. Abbiamo, infatti, a disposizione una rete di raccolta diffusa capillarmente da nord a sud della penisola e offriamo già oggi servizi integrati agli autodemolitori di tutta Italia. Alla luce di questo ci auguriamo che sempre più autodemolitori comprendano l’importanza di questo servizio e ne richiedano l’attivazione”. Il sistema gestionale, inoltre, è molto utile anche a Istituzioni e forze dell’ordine che, accedendovi, hanno disponibile una mappatura completa della gestione del fine vita dei veicoli con tutti i dati dettagliati relativi a ciascuna auto rottamata.

 


Il sistema dell’autodemolizione in Italia, da quando il legislatore ha dettato regole certe e chiare- dice Alfonso Gifuni, presidente di CAR- è fortemente cresciuto in termini di qualità infrastrutturale e di gestione. La CAR ha promosso ed accompagnato questo processo. Oggi realizza e propone a tutti i propri associati EASY COLLECT, un sistema di tracciabilità puntuale, che va ad interpretare le necessità che il Governo italiano avrebbe voluto conseguire con il SISTRI, che ad oggi ha prodotto, purtroppo, solamente la tassa d’iscrizione senza garantire la tracciabilità. Il fatto poi che ci si sincronizzi con le case automobilistiche, fornendo ad esse, in tempo reale, i dati del destino dei veicoli da loro prodotti, il monitoraggio del mercato del rottame, che garantisce la migliore resa agli autodemolitori, di tutte le materie prime e non ultimo l’accompagnamento per le nostre aziende fino al conseguimento dell’Ecolabel, massimo livello di certificazione ambientale, rappresentano il punto di arrivo di una crescita della Categoria che la CAR ha fortemente voluto”.

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