NEWS:

A Roma le scarpe usate diventano piste di atletica. Nel nome di Mennea – VIDEO

Per un metro quadro di pavimentazione occorrono circa 55 paia di scarpe

Pubblicato:12-03-2015 13:44
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:10

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

scarpe riciclate 2 (700 x 394)ROMA – A fare la differenza, in tutti i sensi, e’ un vecchio paio di scarpe. Per qualcuno da buttare, per altri strumento per sognare. Sognare di correre su una pista nata grazie alla sensibilita’ del riciclo, alla grande raccolta permanente delle calzature sportive usate che partira’ ad aprile con 100 box nelle scuole di Roma. Ecco come le scarpe da ginnastica possono diventare materiale per piste di atletica e per la pavimentazione antishock e anticaduta delle aree giochi dei bambini. E in ognuna di queste ci sara’ un pezzetto del sogno di Pietro Mennea.

 

scarpe riciclate (700 x 394)L’iniziativa, infatti, si chiama ‘La pista di Pietro’ in onore del grande campione olimpico scomparso due anni fa, ed e’ stata presentata questa mattina nell’istituto Cattaneo a Testaccio dall’assessore capitolino a Scuola e Sport, Paolo Masini. Insieme a lui la moglie della ‘Freccia del Sud’, Manuela Olivieri, che per l’occasione ha donato un paio delle scarpe appartenute all’oro nei 200 metri di Mosca 1980.
L’obiettivo del progetto e’ quello di minimizzare l’accumulo dei rifiuti in discarica e ottenere al tempo stesso materia che il Comune mettera’ a disposizione per costruire zone per correre e giocare a cura di enti privati, associazioni e cittadini. Per un metro quadro di pavimentazione occorrono infatti circa 55 paia di scarpe.


Il progetto “La pista di Pietro” si affianca a quello “Il Giardino di Betty”, iniziativa in memoria di Elisabetta Salvioni Meletiou, lanciata negli anni scorsi da Esosport, il primo e unico progetto di riciclo delle scarpe sportive in Italia e in Europa. Fondatore è Nicolas Meletiou, presidente di Gogreen onlus, per il quale “essere riusciti a coniugare la passione per lo sport all’impegno ambientale ed ecologico rende la nostra iniziativa ancora più apprezzabile e, si spera, di buon esempio per altri comuni italiani”.

Oggi “uniamo sport, scuola ed educazione ambientale- spiega Masini- ma mancava l’ultimo pezzo, il lievito madre. Ecco perche’ abbiamo chiesto a Manuela Mennea di donarci un paio di scarpe di Pietro, in modo che in ogni pista ci sara’ un pezzettino di un campione incredibile. La ringrazio per averci detto subito si'”.

“Ho il compito difficilissimo di continuare quello che e’ stato il sogno di Pietro- ha detto la signora Manuela- Forse non molti sanno che lui andava nelle classi a parlare ai ragazzi cercando di far capire quanto lo sport fosse importante nella scuola“.
Hanno deciso di dare il loro contributo al progetto anche l’Acea e la Federbalneari di Roma. “La ragione che ci ha indotto a sponsorizzare il progetto- spiega la presidente dell’azienda, Catia Tommasetti- e’ stata un’emozione: quella del riciclo, perche’ spesso mi affeziono agli oggetti e agli indumenti in particolare e non ho voglia di buttarli. Ma se questi finiscono per diventare qualcosa di bello e utile in una forma diversa, e’ una forma di ottimismo”.

Box per la raccolta delle scarpe, ma anche di ciabatte e infradito, saranno sistemati anche sulle spiagge di Ostia, come spiega il presidente di Federbalneari, Renato Papagni: “Ne avremo oltre 50 negli stabilimenti e un’idea carina potrebbe essere quella di realizzare una di queste aree giochi anche a pochi passi dal mare”.

 

di Erika Primavera

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it