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Energia, Illumia cerca idee innovative… e le trova nella lampada

A vincere la call di Illumia per le idee innovative in ambito energetico è stato il progetto Igloo: una lampada da tavolo ideata per monitorare i consumi elettrici in casa

Pubblicato:04-05-2018 17:35
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:51
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https://youtu.be/nX7VBSkhoJM

BOLOGNA – C’è la lampada da tavolo che controlla i consumi di casa e c’è l’interruttore intelligente che comanda elettrodomestici anche a distanza, tramite smartphone o comando vocale. Il sensore che misura i consumi energetici e il “maggiordomo” 2.0 che indica come gestire al meglio gli apparecchi di casa. Ci sono piattaforme web che aiutano a progettare in autonomia la riqualificazione energetica del proprio appartamento, ma anche applicazioni e software che valutano interventi ‘green’ per migliorare la propria impresa.

Sono solo alcune delle idee coltivate da giovani startup e raccolte da Illumia, con la call lanciata nel marzo scorso proprio per cercare prodotti innovativi da sviluppare e lanciare sul mercato. In un mese (il bando scadeva il 15 aprile) sono arrivate oltre 50 candidature che Illumia, in collaborazione con l’incubatore Wylab, ha selezionato fino a scremare gli otto ‘finalisti’ che hanno partecipato oggi alla giornata conclusiva del contest, nella sede di Illumia a Bologna.


A vincere è stato il progetto Igloo, sviluppato dal cagliaritano Matteo Congiu: una lampada da tavolo ideata per monitorare i consumi elettrici in casa, che si colora in diversi modi in base ai livelli raggiunti. La startup vincitrice si è aggiudicata un contributo da 2.000 euro, tre mesi di incubazione in Wylab e un contratto di collaborazione con Illumia.




















La call, spiega il presidente di Illumia, Marco Bernardi, “è partita da un’analisi e un giudizio sul settore elettrico oggi, che è sostanzialmente fatto da dinosauri e da offerte difficilmente innovabili, per la caratteristica stessa della commodity, ovvero l’energia elettrica, che è indifferenziabile”.

Quindi, continua Bernardi, si cerca di “dare valore aggiunto applicando alla fornitura di energia elettrica prodotti che veicolino risparmio energetico. Quando non riusciamo a trovare al nostro interno idee sufficientemente brillanti, ci affidiamo all’esterno e tendiamo a non usare consulenti, ma ci affidiamo a risorse più fresche. In questo caso abbiamo voluto chiedere a neolaureati e con poca esperienza di lavoro, ma con grande capacità creativa di darci una mano”.

Con questa iniziativa, spiega ancora il presidente di Illumia, “abbiamo cercato di valorizzare e premiare prodotti che oggi ancora non sono sul mercato o innovazioni di servizio che sono poco sviluppate sul mercato. In questo senso, tutto quello che veicola un risparmio energetico o è legato all’illuminazione o alla domotica è stato premiato”.

A fare scouting e reclutare startup energetiche sul territorio è l’incubatore Wylab. “La collaborazione con Illumia nasce da una conoscenza e amicizia con i fondatori della società- spiega Vittoria Gozzi, ad di Wylab- ci siamo trovati alcune volte con loro a discutere dell’esigenza di Illumia di fare innovazione e quindi di cercare sul mercato soluzioni flessibili, innovative e che venissero dalle startup per dare prodotti e servizi nuovi ai clienti. Abbiamo cercato cose pronte per andare sul mercato oppure già sul mercato, non idee in fase pre-prototipale che sarebbero state troppo indietro per le esigenze di Illumia”.

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