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Migranti, Karaboue (Unicusano): “Se c’è un caso, non condannare tutte Ong”

"Sono valore aggiunto, e nessuno vuole fenomeno senza controllo"

Pubblicato:04-05-2017 15:08
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:11

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ROMA – “La questione migratoria sicuramente caratterizza una delle maggiori attenzioni anche politiche e mediatiche, in quanto il flusso migratorio epocale che stiamo vivendo rappresenta una situazione da attenzionare. Il problema è che alle volte ci possono essere strumentalizzazioni, generalizzazioni che mirano a cercare un ‘compenso’ alla pancia della popolazione che effettivamente già vive una situazione complessa”. Lo ha dichiarato Michele Karaboue, insegnante di Diritto dell’Immigrazione presso l’Università Niccolò Cusano, intervistato dall’agenzia Dire.

“Quello che succede nel sistema delle Ong non va generalizzato come fenomeno sociale”, ha aggiunto. Se un procuratore rappresenta una accusa a una Ong, individua delle criticità, non si possono avanzare conclusioni che suonano come sentenze. Le Ong oggi sono un importante valore aggiunto“.

Sull’argomento è intervenuta anche la Marina Militare, sottolineando come da parte delle navi delle organizzazioni umanitarie “non ci sia intralcio”. Per il docente di Unicusano “la nota della Marina è un segnale di grande apprezzamento per l’azione umanitaria che spesso viene fatta dalle Ong. E’ di soccorso e supporto alle azioni della Marina”.


Detto questo, a proposito delle parole del procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, secondo il quale non tutti sono filantropi a proposito delle Ong, “non si vuole sminuire la criticità di una organizzazione umanitaria individuata, ma evidenziare come le Ong hanno dei controlli. Il sistema è saldo“.

Nello specifico, ha proseguito Karaboue all’agenzia Dire, “non credo che il procuratore debba essere sanzionato per delle affermazioni o per attività che riguardano il libero pensiero. C’è alla base la necessità di portare nella nostra comunità vere politiche integrative, perché se noi riuscissimo a comprendere la conoscenza dell’altro e del diverso, saremmo meno critici nei confronti dei migranti”.

Per il docente dell’Università Niccolò Cusano, oltretutto, non bisogna dimenticare “che la grande potenza mondiale degli Usa è stata frutto dell’opera di migrazione epocale. Grandi figure americane sono state caratterizzate dalle particolarità di essere italiane”. Karaboue ha concluso precisando che, comunque, “nessuno vuole un’immigrazione non controllata e priva di qualsiasi meccanismo di controllo”.

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