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‘Mamme dentro’, al Senato il libro sui diritti dei figli delle donne recluse

Il volume pone interrogativi e prospetta soluzioni rispetto a una questione "spesso sottovalutata nel nostro Paese e dalle istituzioni"

Pubblicato:04-05-2016 12:51
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:40

carcere
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presentazione mamme dentroROMA  – “Può il nostro Paese disinteressarsi della sorte futura dei bambini che crescono accanto alle madri detenute?” E ancora, “è giusto portarli via dall’Italia per inserirli nei loro Paesi di origine, a costo di grandissime sofferenze?”. È quanto si chiede Carla Forcolin, autrice del libro, ‘Mamme dentro’, presentato oggi alla Sala dei Caduti di Nassirya di Palazzo Madama, alla presenza tra gli altri della senatrice Pd, Francesca Puglisi e del Garante nazionale dei Detenuti, Mauro Palma. Il volume pone interrogativi e prospetta soluzioni rispetto a una questione “spesso sottovalutata nel nostro Paese e dalle istituzioni”: i diritti dei figli di madri detenute e il ‘dopo carcere’, raccontando l’incontro in Nigeria di due gemelli di 7 anni, nati in Italia cresciuti nel carcere di Giudecca, dati in affidamento e infine portati nel paese d’origine della famiglia, con la loro ex affidataria italiana. Il volume si compone di 7 capitoli, più introduzione e post-fazione (quest’ultima a cura della senatrice Puglisi) e spazia su varie questioni: dall’accompagnamento dei bambini all’asilo, alla relazione educativa con le loro madri, fino appunto, al dopo carcere e all’integrazione nella società. Secondo l’autrice, “non sarà creando case-famiglia dove tenere mamme e figli fino ai 10 anni di età, che si salveranno questi bambini, ma permettendo loro di entrare in contatto con il mondo, per senza privarli della madre”. “Nulla di magico- ha spiegato ancora- nulla che non esista già”. Piuttosto, “tutto che funzioni secondo un disegno di cura vera e di buone prassi, nella collaborazione delle autorità competenti”.

“E’ un libro che parla dei diritti dei bambini e delle bambine- ha detto all’agenzia Dire, Francesca Puglisi- diritti, come andare a scuola, all’asilo o più semplicemente vivere una vita dignitosa come qualunque altro loro coetaneo, fondamentali per la persona umana”.

“Insieme a Carla Forcolin ora intendiamo aprire un capitolo importante- ha sottolineato ancora la senatrice Pd- che è quello di dare l’opportunità ai bambini che hanno madri in carcere, di poter vivere esperienze di asuilo diurno con famiglie accoglienti che le accompagnino a scuola e che passino la giornata con loro, per poi riaccompagnarli nelle case circondariali per dormire con le mamme”. Altra proposta importante contenuta nel libro, “è la possibilità per le donne straniere di ottenere il permesso di soggiorno una volta scontata la pena per non ‘ributtare’ questi bambini nei Paesi di provenienza dopo una vita passata qui in Italia”.


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