NEWS:

Comune di Genova, commissione lampo: in aula mezz’ora per 80 euro

Commissione lampo stamattina quella che ha impegnato i consiglieri comunali di Genova per poco meno di mezz’ora. Ma il gettone da 80 euro se lo sono guadagnato.

Pubblicato:04-04-2018 10:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:43

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

GENOVA – Commissione lampo stamattina quella che ha impegnato i consiglieri comunali di Genova per poco meno di mezz’ora.

All’ordine del giorno della seduta c’erano tre pratiche: modifiche statutarie di Filse, la finanziaria regionale; alienazione dei beni comunali per la riqualificazione del fronte a mare di levante; modifiche statutarie di Ire, agenzia regionale per le infrastrutture e il recupero di energia. Ma se la prima e la terza sono state immediatamente licenziate dall’aula, senza discussione, sulla seconda è intervenuto l’ex vicesindaco Stefano Bernini (Pd) chiedendo la presenza di interlocutori che potessero illustrare la strategia urbanistica.

La giunta, però, era rappresentata solamente dall’assessore al Bilancio, Pietro Piciocchi, a cui è intestata la relativa delibera di giunta, ma l’assessore all’urbanistica Simonetta Cenci, non era stata convocata dal presidente della commissione Guido Grillo (FI).


“Sono mesi che chiedo che venga presentata in commissione la visione della giunta sulla riqualificazione del quartiere fieristico- attacca Bernini- siamo di fronte all’assurdo in cui ci viene presentata una delibera in cui si punta solo a vendere per fare cassa, con l’unica condizione di rispettare le idee di Renzo Piano. Peccato che a noi queste idee non siano mai stata presentate. Solo dai giornali sappiamo che, di colpo, si è deciso di vendere tutto il comparto, comprese le aree ancora a destinazione fieristica come il padiglione Jean Nouvel, senza peraltro prevedere cambiamenti di destinazione d’uso”.

La discussione slitta dunque a un’apposita commissione che verrà convocata per venerdì. Intanto, però, i 20 consiglieri che stamattina sono stati presenti porteranno a casa il gettone da circa 80 euro netti e poco meno di 100 lordi.

“Dovrebbe pagarci il gettone la Cenci- tuona la pentastellata Maria Tini- è vero che la pratica è dell’assessore Piciocchi ma non si può pensare che in una commissione di approfondimento non ci siano tutti gli assessori competenti o, quantomeno, i tecnici. Questa giunta non ha capito che la commissione è un momento di lavoro e non solo di presentazione di decisioni già prese”.

A stemperare gli animi, ci prova l’assessore al Bilancio, Pietro Piciocchi: “Vorrà dire che i consiglieri cavallerescamente rinunceranno al gettone odierno”, dice sorridendo.

Ma il consigliere del Movimento 5 Stelle, Stefano Giordano, ribatte: “Se in percentuale si riducono lo stipendio anche gli assessori, ci stiamo. E’ vero che sindaco e giunta non guadagnano tanto ma di certo molto di più di chi hanno deciso di andare a multare perché rovista nei cassonetti”.

E Giordano ricorda anche che non si tratta certo della commissione più breve: “Ne abbiamo fatte anche da due minuti e mezzo, tre. E’ necessario fare un ragionamento per l’ottimizzazione dei lavori perché da un lato ci dicono che non c’è lo spazio per affrontare certi temi, ma dall’altro facciamo sedute da neanche mezz’ora”.

A chiudere ogni polemica è il presidente del consiglio comunale, Alessio Piana (Lega): “C’erano due pratiche urgenti da licenziare, i commissari hanno comunque lavorato. Vorrà dire che il gettone di oggi è riequilibrato dalle commissioni che durano tre o quattro ore”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it