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Strage in Siria, attacco con gas tossici a Idlib: almeno 60 morti

ROMA - Almeno 60 persone sarebbero state

Pubblicato:04-04-2017 13:17
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:05

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ROMA – Almeno 60 persone sarebbero state uccise e circa 300 ferite in un bombardamento nel nord-ovest della Siria nel quale sarebbero stati utilizzati gas chimici: la notizia è stata diffusa oggi dall’ong Osservatorio siriano per i diritti umani. Il raid è avvenuto nell’area di Khan Shaykhun, una cittadina della provincia di Idlib controllata da milizie ribelli. Testimoni avrebbero riferito anche di un bombardamento successivo su presidi sanitari dove erano stati portati alcuni feriti.

Nelle foto e nei video diffusi dall’account Twitter “The White Elmets – Syrian Civil Defense“, l’organizzazione che si occupa di soccorrere i civili siriani colpiti dai bombardamenti, i volontari dell’organizzazione lavano con l’acqua e tolgono i vestiti alle persone, molte dei quali bambini, entrate in contatto con gli agenti chimici. Questa procedura di soccorso è quella comunemente utilizzata in caso di attacco con il gas Sarin, letale arma chimica che uccide entrando in contatto con la pelle. Dalle testimonianze video, si vedono inoltre numerose persone che accusano problemi respiratori e con la schiuma alla bocca.


Nonostante dall’inizio del conflitto civile in Siria, nel 2011, il governo di Damasco abbia sempre negato di aver utilizzato gas chimici, più volte i ribelli hanno denunciato l’utilizzo di questo gas nei bombardamenti.



Immediate le reazioni della comunità internazionale. Secondo l’agenzia di stampa turca Anadolou, il premier Erdogan avrebbe chiamato immediatamente l’olmologo russo Putin, definendo l’attacco “inumano” ed un pericolo per il processo di pace iniziato con il negoziato di Astana. Sempre secondo Anadolou, la Turchia avrebbe già inviato oltre 30 ambulanze nei luoghi colpiti, dove sarebbe forte la presenza dei ribelli filo-Ankara. Da parte russa, il Cremlino nega ogni coinvolgimento nell’attacco.

Dura la reazione degli stati europei, con Federica Mogherini che ha puntato il dito contro il regime di Bashar al-Assad mentre il ministro degli Esteri della Francia, Jean-Marc Ayrault, ha chiesto un incontro di emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite poichè queste azioni “minacciano la sicurezza internazionale”. “Un nuovo e particolarmente grave attacco chimico è avvenuto questa mattina nella provincia di Idlib”, ha detto Ayrault. “Le prime informazioni suggeriscono un grande numero di vittime, anche bambini. Condanno questo atto disgustoso“.

di Michele Bollino

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