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Trivelle, dal Comitato del Sì una lettera a Renzi: “Vogliamo un confronto pubblico”

Una piccola delegazione dei manifestanti No Triv, che stavano protestando a piazza San Silvestro, è stata fatta salire nella sede Pd del Nazareno

Pubblicato:04-04-2016 15:16
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:30

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no triv_lettera a renzi

ROMA – Una lettera a Matteo Renzi, in qualità però di segretario del PD e non di premier, per avere “un confronto pubblico” coi sostenitori del SI’ al referendum del 17 aprile che deciderà se bloccare le trivellazioni di idrocarburi nei mari italiani entro le 12 miglia. A consegnarla i membri di “Vota SI’ – Ferma le trivelle”, che si sono dati appuntamento oggi a Piazza San Silvestro a Roma. Una cinquantina i sostenitori del SI’ in piazza, che sono riusciti a far passare una delegazione dopo un lungo tira e molla con la polizia che aveva bloccato l’accesso della piazza sul lato di via del Pozzetto. Polemici i manifestanti con Renzi “per non aver rispettato i patti sottoscritti sul green act”, e col Pd “per l’assurda campagna sull’astensionismo”.

Una piccola delegazione dei manifestanti No Triv, che stavano protestando a piazza San Silvestro, è stata fatta salire nella sede Pd del Nazareno poco prima dell’inizio della direzione del partito. “Abbiamo incontrato la responsabile Ambiente del Pd, Chiara Braga e le abbiamo consegnato la nostra lettera”, ha detto all’uscita Stefano Iannillo, del comitato promotore del referendum del 17 aprile. “Non capiamo per quale motivo ci hanno dovuto per forza scortare, oltretutto per un incontro da cui non abbiamo ricevuto nessuna garanzia di discussione, a questo punto bastava una mail”. L’incontro, dunque, è stato un flop: “Volevamo relazionarci con la direzione del Pd, che oggi deciderà sul referendum, e chiediamo un confronto pubblico con il partito e con il premier per discuterne davanti agli italiani“, ha aggiunto Iannillo. Oggi però “non ci sembra di aver ottenuto nulla di tutto ciò, ma solo la criminalizzazione della nostra azione visto che da una piazza attigua non ci hanno fatto arrivare qui se non in una piccolissima delegazione né ci hanno permesso di leggere la nostra lettera davanti alla direzione, che oggi deciderà per l’astensione”, ha concluso il rappresentante del comitato promotore.


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