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Droga, ecco la proposta della Lega: fino a 6 anni per chi spaccia lievi entità

Pene detentive da un minimo di tre ad un massimo di sei anni, multe da cinquemila a ventimila euro, ritiro della patente.

Pubblicato:04-03-2019 16:55
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:11
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ROMA – Pene detentive che passano da un minimo di tre ad un massimo di sei anni, multe da cinquemila a ventimila euro, ritiro della patente. E’ quanto prevede la bozza della relazione al disegno di legge dei senatori della Lega per le modifiche al codice di procedura penale e al testo unico delle leggi in materia di produzione, traffico e detenzione di stupefacenti di lieve entità.

La proposta normativa- si legge- tende ad arginare il fenomeno da un lato attraverso un innalzamento delle pene edittali e, dall’altro, intervenendo su custodia cautelare, misure coercitive, arresto obbligatorio in flagranza e trattamento dei reati commessi da persone tossicodipendenti.

L’articolo 1 prevede che l’arresto obbligatorio in flagranza “avvenga per i delitti concernenti sostanze stupefacenti o psicotrope”. L’articolo 2 aumenta “dagli attuali sei mesi e quattro anni fino a tre e sei anni, i minimi e i massimi edittali per la fattispecie di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope di lieve entità. Analogamente, la multa passa dagli attuali euro 1.032 a 10.329 fino a un minimo di euro 5.000 e un massimo di euro 20.000”.


L’inasprimento sanzionatorio da tre a sei anni “si riverbera sui limiti edittali previsti dagli articoli 272 e seguenti del codice di procedura penale sulle misure cautelari personali e, in particolare, dagli articoli 275, 280 e 287 del codice di rito”.

L’articolo 3, invece, interviene “sullo strumento della confisca obbligatoria e recependo un orientamento giurisprudenziale particolarmente rigoroso consente la confisca obbligatoria dell’autoveicolo o di altro bene immobile registrato quando abbia semplicemente agevolato la commissione del reato e sia potenzialmente utile per la consumazione di altri delitti della stessa natura”.

L’articolo 4 intende introdurre la sanzione amministrativa della revoca definitiva della patente “in relazione ai gravi fatti di cui all’articolo 73 del testo unico degli stupefacenti”.

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