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VIDEO | Lavoro, l’11% delle donne assunte a tempo indeterminato: il Lazio sul podio dopo Lombardia

I dati del rapporto ‘Donne e uomini, lavoro e discriminazioni nel Lazio’, presentato questa mattina a Roma

Pubblicato:04-03-2019 14:54
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:11
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ROMA – Il Lazio è al secondo posto dopo la Lombardia per donne assunte a tempo indeterminato, con un 11% che indubbiamente risente della presenza di pubblico impiego, e al quinto per il tempo determinato con un 9%. Quanto al part time, sia volontario che involontario, le donne conquistano il podio con un 76%. Sono alcuni dei dati del rapporto ‘Donne e uomini, lavoro e discriminazioni nel Lazio’, presentato questa mattina a Roma, nello spazio Wegil, dalla consigliera di parità della Regione Lazio Valentina Cardinali, alla presenza, tra gli altri, degli assessori della Regione Lorenza Bonaccorsi (Pari opportunità) e Claudio Di Berardino (Lavoro) e della consigliera regionale Valentina Grippo.

TUTTI I DATI DELL’INDAGINE

Dallo studio emerge che il Lazio si posiziona a metà classifica per i parametri di occupazione, disoccupazione e inattività femminile con un ‘gender gap’ sotto la media italiana. Nel 2018 nel Lazio sono stati assunti 349mila uomini, contro 235mila donne, con un tempo determinato ‘rosa’ che ha superato di tre volte l’indeterminato. Nel 7% delle assunzioni avvenute con incentivo, le donne non sono state la maggioranza. Per questa ragione Cardinali ha parlato, riferendosi al Lazio come all’Italia, dell’occupazione femminile come di una “grande sfida irrisolta”.


I DATI DELLA CAPITALE E DELLA PROVINCIA

Simbolico un confronto tra i dati della Capitale e della provincia. Se a Roma il 45,2% degli assunti è donna, il record femminile è a Rieti dove si registrano meno assunti in assoluto. In tema di relazioni familiari e lavoro di cura, nel Lazio l’85% dei lavoratori domestici è donna, in linea con i valori nazionali, così come il tema della maternità continua a rappresentare il nodo della disoccupazione o inattività femminile. Le dimissioni in caso di 2 figli, come presentato dalla relazione di Orazio Parisi dell’Ispettorato del lavoro, arrivano al 94,79%. Il Lazio è la regione d’Italia con più alto numero di beneficiari uomini per congedi parentali e la terza per congedi di paternità obbligatori. Proprio alla luce di questi numeri Di Berardino ha lanciato una proposta di verifica, a un anno da questa relazione, insieme all’assessore alle pari opportunità e ai sindacati: “Crediamo nella concertazione tra le parti- ha detto- e bisogna lavorare agli incentivi. Non abbiamo recuperato ore lavorate e reddito ed è evidente che tutti i provvedimenti emanati dal 2012 a oggi sul mercato del lavoro non hanno toccato la diseguaglianza tra uomini e donne”.

Un tema che colpisce ancora di più se pensiamo che “le donne italiane sono tra le più formate e qualificate e l’Italia- come ha ricordato l’assessore alle pari opportunita’ Bonaccorsi, commentando i dati del World Economy Forum- e l’Italia è il peggior paese in Occidente in merito alla partecipazione delle donne alla vita economica della nazione”.

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