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Università, alla Ca’ Foscari il primo corso in Scienze polari

Parte un nuovo dottorato di ricerca (tra i pochi al mondo) che ha come obiettivo quello di formare scienziati che studino le regioni artiche con focus sugli impatti dei cambiamenti climatici

Pubblicato:04-03-2019 11:01
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:11

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VENEZIA – Un dottorato di ricerca in scienze polari, per formare scienziati in grado di comprendere come gli impatti dei cambiamenti climatici in corso abbiano effetto sulle aree polari, e come queste reagiscano in conseguenza. Lo attiva l’Università Ca’Foscari di Venezia in collaborazione con il Consiglio nazionale delle ricerche, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, l’Università Milano Bicocca e l’Università di Pisa, e con il coinvolgimento del Programma nazionale per le ricerche in Antartide e il Programma ricerche in Artico. Il programma è “primo in Italia” e “tra i pochi al mondo“, precisa Ca’Foscari.

“Le regioni polari e le aree di alta quota del pianeta come il plateau tibetano, l’Himalaya, le Alpi e le Ande rappresentano i tre poli del sistema di raffreddamento del nostro pianeta e sono un osservatorio scientifico di inestimabile valore”, spiega il professor Carlo Barbante, ideatore del programma di dottorato. “La ricerca polare, oltre ad essere un insostituibile volano della collaborazione scientifica internazionale, ha avuto ed avrà un crescente ruolo strategico per il Paese, consentendo all’Italia l’adesione al Trattato Antartico prima e più recentemente di sedere come osservatore permanente nel Consiglio Artico”.


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