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Accordo sui migranti, Bartolo: “E’ inaccettabile, anche i ragazzini vengono scuoiati”

'La politica deve essere servizio. Non e' quella che fanno alcuni sedicenti politici e neppure quella di sedicenti giornalisti che distribuiscono terrore e panico tra la gente'

Pubblicato:03-12-2017 13:44
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:57

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ROMA   – “I numeri sono qualcosa con cui non vado d’accordo. I numeri per me sono delle persone“, dice il medico di Lampedusa Pietro Bartolo, dal palco dell’Atlantico Live dove si è tenuta la prima assemblea della Sinistra.

I migranti economici, aggiunge, “sono persone che muoiono di fame, che fuggono dalla miseria. Secondo alcuni non hanno diritto di venire. Ma morire di fame o di guerra, che cosa cambia? Anzi, se io dovessi scegliere, dico che vorrei morire di guerra”.

La politica deve essere servizio. Non e’ quella che fanno alcuni sedicenti politici e neppure quella che dicono alcuni sedicenti giornalisti che distribuiscono terrore e panico tra la gente, raccontando bugie terribili”, aggiunge Bartolo, che prosegue: “Questo e’ terrorismo mediatico, e’ un crimine, un reato”.


Bartolo conclude: “Sono contento di essere qua, di vedere tutti voi e Pietro Grasso, sul quale riponiamo le nostre speranze. Deve essere il nostro traghettatore che ci porta verso un paese piu’ libero e verso il rispetto dei diritti umani. Noi non siamo in grado di far rispettare neppure il piu’ basilare dei diritti umani. Il diritto alla vita. E’ inaccettabile che qualcuno dica che grazie a questo accordo” con la Libia “abbiamo avuto la riduzione del 40 per cento degli arrivi. Ci devono spiegare pero’ che fine fa questo 40 per cento…. Noi lo sappiamo. Abbiamo visto anche ragazzini scuoiati…“.

“Confido in questo nuovo soggetto politico, nelle persone, nelle idee, nei programmi. Spero si possa mettere fine a questa brutta e vergognosa pagina della storia dell’umanità“.

Il medico di Lampedusa ha terminato il suo intervento salutato dalla standing ovation dell’Atlantico Live. Sceso dal palco ha abbracciato Pietro Grasso e Massimo D’Alema.

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